Riportiamo la risposta del presidente Crocetta

Palermo, 26 ago. “Mi sono chiesto spesso in questi giorni se dietro una parte
degli attacchi, non certamente in tutti, in alcuni credo ci sia buona fede, non
ci sia dietro la nostalgia di un vecchio sistema che vuole approfittare della
banalità del default del click day per sferrare un attacco nei confronti di una
grande azione di moralizzazione che il governo ha avviato in questi due anni.
Sinceramente mi sembrano veramente esagerate le accuse sui palloncini da
acquistare per una festa d’Europa mai realizzata, che pur in assenza di alcun
divieto normativo, il governo e l’assessorato alla Formazione non hanno proprio
voluto realizzare per evitare che apparisse elettoralista. Le feste d’Europa
sono all’interno delle raccomandazioni che fa Commissione europea per
sviluppare lo spirito e la cultura europeista tra i giovani e i cittadini. A
tal fine esistono fondi e direttive che incoraggiano proprio la realizzazione
di eventi dedicati. Certamente parlare di palloncini laddove il vecchio sistema
sprecava 350 milioni l’anno, laddove i fondi di formazione e turismo finivano
in quel “sistema Giacchetto” che alimentava corruzione, finanziamenti illeciti,
scambi di favori, ma anche escort da donare in cambio di sostegni politici
all’attività di corruzione, mi sembra esagerato. Negli ambienti palermitani ben
informati si mormora persino quale dovrebbe essere la casa dove si svolgevano
tali appuntamenti, che coinvolgevano settori della burocrazia e della politica
regionale. Si parla di una casa in una via del centro storico che conduce al
porto, dove ancora c’è un evidentissimo cartello “affittasi” che probabilmente
sarà destinato a rimanere affisso a lungo, proprio perché la memoria dei
palermitani non è così fragile. Quali dibattiti si sono sollevati in
Commissione sugli scandali della formazione che coinvolgevano enti, politici e
burocrati? E sugli scandali degli arresti e persino dei viaggi e dei sexy tour
all’estero con soldi pubblici? C’e’ stato un silenzio complice. Oggi si
esaspera una vicenda per noi chiusa, quella d click day, e si fanno non
contestazioni ma processi alle intenzioni sulla base di come direbbe un
proverbio siciliano “il lupo della mala coscienza quello che opera pensa”. Un
processo persino disumano che ha al centro, per quel che riguarda gli aspetti
del Piano giovani, una giovane ragazza, Nelli Scilabra e sulla sanità Lucia
Borsellino (ma su questo ci tornerò domani), in cui Nelli dovrebbe essere capro
espiatorio del nulla, di un nulla inesistente proprio perché l’assessore ha
competenze di indirizzo politico e non gestionale. Italia Lavoro è un’azienda
dello Stato, non lo si dimentichi e ad essa è possibile affidare direttamente
dei servizi. Non rientra oggi tra le priorità del governo il rapporto con tale
società perché vogliamo puntare sulle nostre partecipate, ma al momento della
scelta Sicilia e-servizi era in grado di fornire un’assistenza limitata, poichè
vigeva il contratto bancario e la società avrebbe potuto effettuare quei
progetti realizzando solo passività. Adesso è invece possibile ed è la
strategia del governo, puntare sulle partecipate e sull’assorbimento del
personale delle società in liquidazione. Così come Sicilia e- servizi e’ in
grado di gestire software ma non svilupparli perché non ha personale
qualificato per farlo e, secondo la Corte dei Conti, non può effettuare
assunzioni. La questione va affrontata equamente, ma nessuno faccia il
moralista, sopratutto chi in presenza di fatti gravi di malaffare, sprechi,
corruzione, connivenze, è stato in silenzio o persino complice. Apriamo tutti i
dibattiti che vogliamo, ma non si pensi che si possa tornare indietro”.

Il presidente della Regione siciliana
Rosario Crocetta

Di admin

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