Lo scorso venerdì 12, in una affollata aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, si è svolto un convegno sulla Giustizia locandinaAmministrativa. A presiedere i lavori l’Illustre Professore Franco Gaetano Scoca, Emerito di Diritto Amministrativo nell’Università La Sapienza di Roma. Dopo i saluti del Rettore dell’Università di Catania, Professore Salvatore Pignataro, del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Professore Roberto Pennisi e del Direttore del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche, Professore Tommaso Auletta vi è stata l’introduzione ai lavori del Professore Sebastiano Licciardello, ordinario di Diritto Amministrativo nel Dipartimento di Giurisprudenza. Il Professore Licciardello ha preso atto dell’attuale stato di crisi della giustizia amministrativa, ricostruendo, anche storicamente, i profili di un percorso utile alla della stessa come servizio pubblico, impegno al quale sono chiamati tutti gli attori del processo giuridico: non solo i magistrati quindi, ma anche i docenti universitari e gli stessi avvocati. Il Professore Carlo Emanuele Gallo, ordinario di diritto amministrativo nell’Università di Torino, ha svolto la sua relazione concentrandosi sul ruolo del giudice amministrativo e sugli strumenti a sua disposizione nella produzione di certezze giuridiche. Il Professore Clarich, ordinario nell’Università Guido Carli di Roma, si è occupato delle innovazioni legislative più recenti in tema di giustizia amministrativa, evidenziandone tutti i rischi e le criticità. Il Professore Luca Perfetti, ordinario nell’Università di Bari, si è invece concentrato sul reale significato da attribuirsi alla effettività della tutela giuridica innanzi al giudice amministrativo, delineandolo come il risultato di un processo idoneo a fare concretamente ottenere ciò cui si ha diritto. Nella tavola rotonda che ne è seguita si è discusso del rapporto, proprio oggi di grande attualità, tra giustizia amministrativa e sviluppo economico. Il Dottor Michele Corradino, Consigliere di Stato e componente dell’Autorità nazionale anticorruzione, ha introdotto il tema, suggerendo l’utilizzazione di strumenti deflattivi già in uso nel processo civile anche per la giustizia amministrativa, in modo da aumentarne l’efficienza. Il Dottor Salvatore Veneziano, Presidente del T.A.R. Catania, ha sottolineato l’importanza delle sedi territoriali dei tribunali amministrativi, soffermandosi sulla loro rilevanza proprio nei termini di una migliore efficienza del sistema della giustizia amministrativa. Il Dottor Sergio De Felice, Consigliere di Stato, si è soffermato sugli effetti pratici di alcune misure processuali a disposizione del giudice amministrativo e sulla loro concreta rilevanza, positiva o negativa in relazione alle concrete modalità applicative con cui vengono utilizzate. Infine, il Professore Saverio Sticchi Damiani si è occupato in una ottica europea del ruolo proprio alla giurisdizione amministrativa in ambito economico, segnalando l’impossibilità di procedere attraverso riposte limitate al solo ambito nazionale.

Il convegno ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul ruolo della giustizia amministrativa nell’attuale quadro sociale e istituzionale, con una attenzione particolare alle refluenze che la stessa ha in ordine allo sviluppo economico. In particolare, l’evento ha consentito di “fare il punto” su molti aspetti di centrale rilevanza in questa direzione: il ruolo della giurisdizione amministrativa come centro di «stabilizzazione» delle regole giuridiche; l’idoneità degli strumenti predisposti a livello legislativo ai fini dell’effettività della risposta alla domanda di diritto; l’incidenza dell’elemento della durata del processo in ordine alla tutela concreta dei diritti delle persone e delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Gli interventi degli autorevoli relatori mentre, per un verso, hanno segnalato l’inopportunità di taluni recenti interventi legislativi, per l’altro hanno auspicato un rinnovato impegno di tutte le categorie degli operatori del diritto al fine di massimizzare le utilità consentite dall’attuale impianto normativo della giustizia amministrativa.                   

 

 

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