i Carabinieri della Stazione di Santa Venerina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica, nei confronti di due persone, ritenute responsabili, di concorso nel reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini hanno preso il via nell’ottobre dello scorso anno, a seguito della denuncia di un imprenditore edile, evolvendosi fino allo scorso febbraio con attività di tipo tradizionale, intercettazioni ambientali e riprese video. Nel periodo analizzato si è potuto accertare come i malviventi, nel corso dei mesi, hanno tentato di portare a termine diversi tentativi di estorsione ad altri esercenti, tra i quali emerge quella al titolare di un’officina meccanica dove la richiesta di danaro si è spinta fino ai 10mila euro.

Le pressanti richieste di denaro erano ovviamente accomunate da minacce quale ad esempio “ti faccio saltare in aria gli escavatori”. Santa Venerina(Ct) due arresti per estorsione aggravata dal metodo  mafioso, cl.50, è stato raggiunto dai Carabinieri presso la sua abitazione di Santa Venerina ed associato al carcere di Catania Bicocca, mentre al FONTI Salvatore Nunzio, cl.70, già detenuto per analogo reato, il provvedimento è stato notificato presso il medesimo istituto di pena. Ancora una volta questa operazione contro il racket delle estorsioni ha dimostrato come sia fondamentale la collaborazione delle vittime nel denunciare i propri estortori affidandosi all’Arma dei Carabinieri come baluardo istituzionale sul territorio.

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