Di Seby Bella

Dalla sala consiliare del Comune di Catania, il capo Delegazione Andrea Manciulli:

[themify_box style=”announcement” ]”La scelta dell’Italia e della Sicilia per il seminario è sicuramente politica, perché l’Italia ci chiede con forza che l’Alleanza Atlantica, come è successo nel vertice del Galles, sposti un po’ di più la sua attenzione anche sullo scenario di crisi che riguarda il Mediterraneo. Ed è evidente che per occuparci seriamente del Mediterraneo, con la volontà di risolvere i problemi, abbiamo bisogno di conoscerne tutti gli aspetti. Purtroppo di certe tematiche tutti si accorgono solo quando ci sono le decapitazioni, gli immigrati che muoiono. E’ necessario quindi approfondire le nostre conoscenze e intervenire con un’ottica d’insieme, perché come ha detto lo stesso presidente degli Stati Uniti, manca una strategia complessiva, per fronteggiare il terrorismo islamico, per fronteggiare le crisi. Si deve colmare il ritardo con il quale l’Europa e l’Occidente si sono occupati del post primavere arabe. Non ci sono soltanto i problemi di sicurezza, che sono i primi, ma anche quelli di gestione dei risultati dell’insicurezza. C’è un legame indissolubile tra l’insicurezza che c’è in Libia e in gran parte del Nord Africa e i flussi migratori, e deriva dal fatto che le bande armate che destabilizzano il Paese sono le stesse che organizzano il traffico di esseri umani. Ha fatto bene l’Italia a mettere insieme oggi questa discussione, con la Nato e con i Paesi, e a richiamare un grandissmo interesse, confermato fra l’altro dai tanti interventi e dalla partecipazione di numerosi delegati anche di Paesi come il Ciad, il Senegal, i Paesi Arabi o persino il Mali”.[/themify_box]

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