Il Sindaco gli ha portato, come suo personale dono, un libro. “Prima di Natale, non appena si sarà rimesso, gli consegneremo un encomio solenne come a tutti coloro i quali fanno il proprio dovere portando con orgoglio la divisa”

 

Un libro come dono personale di Enzo Bianco per Giovanni Santoro,  l’operatore di polizia stradale malmenatolunedì scorso da un automobilista, ora agli arresti domiciliari, che gli ha spezzato la clavicola. Il Sindaco ha incontrato Santoro nella sede del Corpo della Polizia Municipale, alla presenza del comandante Pietro Belfiore e del suo vice Stefano Sorbino.

“L’Amministrazione – ha detto Bianco – non si fa sentire soltanto quando c’è qualcosa che non funziona, quando un vigile urbano si volta dall’altra parte quando dovrebbe far rispettare le regole. Vuole farsi sentire anche quando c’è chi fa il proprio dovere coscienziosamente, ringraziandolo. Recentemente abbiamo consegnato un encomio alla vigilessa che, nonostante gli insulti e lepressioni, aveva impedito un corteo matrimoniale in piazza Duomo, e anche ai due vigili che hanno protetto dagli aggressori il giovane ciclista malmenato al Lungomare. Prima di Natale, non appena si sarà rimesso, consegneremo anche a lui un encomio solenne durante una riunione di Giunta, perché dobbiamo dire grazie a queste persone che fanno il proprio dovere portando con orgoglio la divisa”.

Santoro, 60 anni, con spalla e braccio bloccati da una serie di fasciature – dovrà rimanere immobilizzato per 35 giorni – ha definito “un gesto molto cortese” quello del Sindaco, che gli ha donato un libro – per la cronaca si trattava de “Il cielo rubato” di Andrea Camilleri   – facendogli “sentire ancor di più lavicinanza delle istituzioni”. Ma si è anche detto amareggiato soprattutto perché molti cittadini che, al momento dell’aggressione, hanno fatto finta di non vedere.

santoro comandante sindaco“Mi ha molto ferito – ha raccontato, rispondendo alle domande dei giornalisti –  questo comportamento. Per fortuna però  una signora coraggiosa ha protestato, indignata, al momento dell’aggressione e si è detta pronta a testimoniare su quanto accaduto. Non appena starò bene tornerò sulla strada a fare il mio dovere. A far rispettare le regole nell’interesse di tutti”.

Sollecitato dai cronisti, l’operatore di polizia stradale – prima di seguire il corso e superare gli esami era dipendente dei Servizi sociali – ha fornito alcuni dettagli dell’episodio. Ha spiegato che la sua pattuglia era stata inviata, alle 19,30 di lunedì scorso, in via Novara, dove il traffico era stato bloccato da alcune auto in sosta irregolare.

“Mi sono subito prodigato – ha raccontato Santoro – per far defluire il traffico che si era bloccato e dopo un po’ ho cominciato a sentire gli insulti di questo signore, che non aveva alcun motivo per aggredirmi, se non, forse, il fatto che indossassi una divisa e facessi rispettare delle regole. Ho chiesto il suo nome ma quello ha rifiutato di darlo ed è entrato in un’auto guidata da una donna. Allora ho scritto il numero di targa della vettura ma l’uomo è uscito dall’auto e, per strapparmi di mano il taccuino, mi ha torto il braccio spezzandomi la clavicola. Sono riuscito a trattenerlo fino a quando non sono intervenuti gli altri colleghi, che erano poco distante, e l’uomo è stato ammanettato”.

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