Di Seby Bella

La cornice è quella del premio internazionale di giornalismo intitolato a Mariagrazia Cutuli, gli ospiti impegnati sono Ferruccio de Bortoli e Il Presidente della Camera Laura Boldrini.

La presidentessa, ricorda come a quel tempo ebbe a lasciare famiglia e figlia, da poco nata, per assolvere al un alto compito di portavoce dell’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (UNHCR), per il quale coordinava anche le attività di informazione in Sud Europa.

Lì conobbe e per poco tempo seguì le ” missioni pericolose” di Mariagrazia Cutuli, poi però   le loro strade si divisero con l’epilogo funesto che ne derivò.

” Sono passati 13 anni e il ricordo di Mariagrazia è entrato a far parte della mia esistenza” dice il Direttore del Corriere della Sera, ” una Donna  testimone di pace ma sicuramente una intermediaria di Civiltà”

I momenti di ricordo sono stati inframmezzati da una lezione di raro giornalismo, per la verità un po’ sintetico, ma nella sua essenzialità assolutamente chiaro e definitivo. La notizia deve essere trattata con forte spirito critico e l’approfondimento degli eventi devono avere un forte radicamento alla realtà senza seguire sensazionalismi facili. “I giornalisti devono essere più qualificati senza prendere troppo sul serio gli informatori fai da te” precisa e conclude Laura Boldrini.

La premiazione ha avuto come parte integrante  anche di un reportage dalle zone di crisi  esattamente in Kurdistan dove l’inviato ha mostrato il suo filmato via skype. Poi si è passati alla illuminante visione di Alberto Negri profondo conoscitore di vicende medio-orientali e analista sul campo.

I segnali che vedevano crescere la forza del califfato del I.S. hanno avuto molteplici fattori e concause, ma una per tutte è:

Dobbiamo smettere di andare a letto col nemico, gli Stati Uniti hanno avuto una forte complicità nell’ armare e addestrare gli jihadisti dell’ I.S.”

Gli attuali interventi militari dall’alto sono paragonabili ad una zanzare che punge un elefante, la dimensione sia come territorio che come arruolati è gigantesca, il Califfo ha propagato le sue bandiere Nere sino ad una dimensione 8 volte il Belgio” continua Negri  “e la cosa più tragica e che non si trovano volontari  che combattono contro il califfato “

Laura Anello, freelance (Premio speciale del Presidente)
Laura Anello, freelance (Premio speciale del Presidente)

 

I premiati sono stati : 

[themify_box style=”red” ]Lynsey Addario, fotoreporter, freelance, per la sezione Stampa Estera
Amalia De Simone, direttrice di Radio Siani, per la sezione Stampa Nazionale
Andrea Tuttoilmondo, corrispondente Ascanews, per la sezione Giornalista Siciliano Emergente
Laura Anello, freelance (Premio speciale del Presidente)

 

La Giuria del Premio per l’anno 2014 è composta da:

Ferruccio de Bortoli, Direttore Corriere della Sera
Lirio Abbate, L’Espresso
Felice Cavallaro, Corriere della Sera
Antonio Di Bella, Corrispondente Rai
Gianfranco Marrone, Università di Palermo 
Luca Pedullà, Università Kore di Enna
Tobias Piller, Frankfurter Allgemeine Zeitung
Francesco Pira, Università di Messina
Gianni Riotta, La Stampa
Paolo Soldini, L’Unità
Giuseppe Vecchio, Università di Catania

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