Raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico di SONKO Mamadou nato in Senegal il 01/01/1994 e KOTE Cherif, nato in Senegal il 15.02.1994, pertanto sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria. Sono responsabili di aver condotto il gommone dalle coste libiche fino a quando non sono stati soccorsi da un pattugliatore così come loro speravano ed avevano programmato.

SONKO Mamadou, Senegal 01.01.1994 KOTE Cherif, Senegal 15.02.1994Il piccolo equipaggio è ritenuto essere responsabile del delitto previsto dagli artt. 416 C.P. e 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, ovvero si associava con altri soggetti presenti in Libia al fine trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.

I migranti a bordo del gommone sono tutti provenienti dal centro Africa ed attualmente sono ospiti presso il C.P.S.A. di Pozzallo in attesa del trasferimento.

I FATTI: In data 15/02/2015, alle ore 11,00 circa, durante un servizio finalizzato al contrasto dell’immigrazione clandestina, un pattugliatore della Stazione Navale di Manovra Messina, su precise disposizioni si recava nella zona segnalata da alcuni migranti in difficoltà.

Dopo non poche difficoltà dovute alle condizioni del mare, veniva individuato il gommone corredato da motore fuoribordo marca da 60 hp, carico di cittadini extracomunitari. Giudicate precarie le condizioni di galleggiabilità del gommone e la sicurezza dei migranti a bordo, veniva dichiarato l’evento SAR e si procedeva al salvataggio di 96 migranti di cui 91 uomini e 5 donne (una in stato di gravidanza), in discrete condizioni di salute, tutti sedicenti di nazionalità sub-sahariana. Terminata l’attività descritta, su nuova richiesta il pattugliatore procedeva in direzione di un altro gommone lungo circa 12 metri in difficoltà. Intercettato il natante alle successive ore 16:50 circa a sudest di Lampedusa si procedeva al soccorso dei migranti che risultavano essere 95 di cui 91 uomini e 4 donne (di cui una gravida), anch’essi sedicenti di nazionalità sub-sahariana, in condizioni di salute normali. Successivamente la nave dirigeva verso il porto di Pozzallo per lo sbarco dei migranti dove giungeva alle ore 11:00 del 16.02.2015.

ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA: Incessante il lavoro dell’ufficio Ordine Pubblico della Questura di Ragusa che ha messo a disposizione decine di uomini coordinati dal Funzionario della Polizia di Stato responsabile del servizio. Solo grazie al loro impegno, in poche ore dall’arrivo dei migranti, tutti venivano ospitati rapidamente al centro di primo soccorso ed accoglienza di Pozzallo e nel contempo ben 250 migranti venivano traferiti al CARA di Mineo ed in altre strutture.

Le operazioni di sbarco si sono svolte senza alcun intoppo prestando la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche. Alle procedure partecipavano 50 Agenti della Polizia di Stato ed altri operatori delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche.

Il lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato è molto complesso e deve essere espletato in tempi ristretti così da permettere un immediato invio degli ospiti in strutture d’accoglienza.

La Polizia Scientifica ha quasi completato le operazioni di fotosegnalamento in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record, mediante l’installazione di 8 postazioni per il rilevamento delle impronte digitali negli ultimi due giorni sono stati identificati quasi 350 migranti.

Nonostante la complessità delle operazioni, stante l’arrivo di quasi 700 persone in 36 ore le procedure sono state rispettate e tutto è andato secondo disposizioni di legge.

In questo momento si procede all’identificazione degli ultimi migranti sbarcati ieri pomeriggio al Porto di Pozzallo, mentre altri migranti e la Polizia di Stato hanno già predisposto il nuovo servizio di Ordine Pubblico per l’assistenza e l’ospitalità presso il C.P.S.A.

LE INDAGINI: Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una della Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza lavorando incessantemente da domenica mattina, hanno individuato altri 2 scafisti del Senegal responsabili di aver condotto due gommoni con a bordo 191 persone.

Le indagini sono state particolarmente complesse, considerato che i migranti erano esausti per le pessime condizioni meteo, soprattutto infreddoliti. Dopo aver aspettato che venissero rifocillati e riscaldati, gli investigatori in poche ore hanno individuato gli scafisti, che messi alle strette, anche in questo caso hanno confessato.

Gli stessi migranti sono stati ascoltati dal personale di Polizia per far luce su eventuali fatti occorsi in Libia nelle ultime ore, ma, gli stessi hanno dichiarato di essere rimasti chiusi nei capannoni e che le uniche violenze sono state quelle subite dagli organizzatori libici.

Sempre pochi dollari per l’equipaggio, con il rischio, ormai diventato realtà, del carcere una volta giunti in Italia.

Il lavoro degli uomini della Polizia Giudiziaria ha permesso di individuare anche questa volta i responsabili di questo traffico di migranti, enorme businnes per gli organizzatori libici che arruolano tra loro scafisti capaci di condurre un natante anche da paesi per loro stranieri, al solo fine di non rischiare di finire in carcere e guadagnare il più possibile.

Stante quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato circa 50.000 dollari a gommone ovvero 100.000 in totale. In corso ulteriori indagini sugli scafisti di un altro gommone sbarcato ieri nel tardo pomeriggio a Pozzallo con un altro carico di quasi 100 migranti.

LA CATTURA: Le indagini condotte dalla Polizia orami in corso da domenica mattina, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto i responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione, considerato che dopo il fermo iniziano tutte le fasi processuali particolarmente complesse.

 BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA: Nel 2015 sono 4 gli scafisti fermati su altrettanti sbarchi in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati circa 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »