GUARDIA DI FINANZA, CATANIA: BANCAROTTA FRAUDOLENTA. SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 3 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI TRE SOCIETÀ DEL GRUPPO D’ARRIGO – 4 INDAGATI

 

I finanzieri del Comando Provinciale di Catania, coordinati dal gruppo per i “reati contro la criminalità economica” della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, disposto dal G.I.P. del Tribunale etneo, dei beni distratti dalle società fallite “D’Arrigo S.r.l.”, “Oxidal S.r.l.” e “4D Costruzioni S.r.l., il cui valore di stima supera i 3 milioni di euro.

Le tre società, tutte riconducibili alla famiglia D’Arrigo di Catania, già operanti nel settore della lavorazione industriale del vetro e dell’alluminio, sono state dichiarate fallite dal locale Tribunale negli anni 2013 e 2014, con posizioni debitorie complessive per circa 6,5 milioni di euro, di cui 6 nei confronti dell’Erario.

Proprio allo scopo di accertare eventuali responsabilità per bancarotta fraudolenta dei rappresentanti legali pro-tempore delle aziende, i magistrati etnei hanno delegato specifici approfondimenti al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catania.

foto_001La conseguente attività investigativa ha consentito di ricostruire un articolato sistema fraudolento volto all’ingente distrazione patrimoniale, che si è sviluppato in due distinte fasi.

Attraverso la prima di esse, gli amministratori hanno proceduto a svuotare le società indebitate dei beni aziendali e delle commesse simulandone la cessione, mediante la stipula di falsi contratti, a “società di comodo” intestate a prestanome, ma in realtà riconducibili agli stessi amministratori. Infatti, sulla scorta delle evidenze acquisite nell’ambito di perquisizioni delegate, detti beni – costituiti da macchinari industriali, linee di produzione, materie prime, arredi e automezzi, tutti strumentali all’esercizio dell’impresa – sono stati rinvenuti e sequestrati presso le sedi di due società (Sicilia Progetti S.r.l.” e Ditta individuale Crystal di Marchese Concetta), appositamente costituite dagli indagati e intestate a ex dipendenti “teste di legno”.

Nella seconda, al fine di ostacolare eventuali indagini, rendendo difficoltosa sia l’acquisizione della documentazione societaria che l’individuazione del relativo patrimonio, hanno proceduto al trasferimento all’estero (in particolare a Londra) delle sedi delle tre società, in pendenza delle procedure fallimentari.

Gli indagati per bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale sono:

  • D’Arrigo Antonino Salvatore (cl. 1979), ex amministratore della “D’Arrigo S.r.l.” e amministratore di fatto di tutte le società coinvolte;
  • D’Arrigo Rosaria Tiziana (cl. 1969), ex amministratore della “4D Costruzioni S.r.l.”;
  • Cannizzaro Anna Maria (cl. 1949), ex amministratore della “Oxidal S.r.l.”;
  • Cuvello Agrippino (cl. 1960), amministratore della “Sicilia Progetti S.r.l.”.

Le aziende sottoposte a sequestro continueranno ad operare attraverso la gestione di un amministratore giudiziario già nominato dal Tribunale di Catania.

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