Esistono Amori, Amorini, Amorazzi che manifestano la frase: Ti Amo. Dire Ti amo è molto semplice. I fatti sono duri a proporsi. Però il Ti amo dell’Amore è profondo, autentico, si realizza con azioni, passioni, complicità, confronto e non passa, anzi cresce. Il Ti Amo degli Amorini è tiepido, c’è non c’è, ma…

Il Ti Amo degli Amorazzi è solo l’illusione di Amore. Tutto passa e tutto si dimentica. Capita sovente che in Amore (amorini e amorazzi compresi) si dedicano canzoni, poesie, si volgono gli occhi a paesaggi da sogno, si fanno “promesse” ad effetto procurati dall’entusiasmo, però se sono dedicati ad Amore rimane un marchio e i ricordi sono struggenti, se si dedicano ad Amorini è stato bello, se si dedicano ad Amorazzi “Scusa, ma cosa hai capito?”. Gli amorazzi e gli amorini “amano” per il gusto di amare e non fanno sforzi. Da uno a dieci? Sei.  Quando tutto finisce, perché sia nel caso-Amorini- sia nel caso-Amorazzi- poiché non è stato soddisfatto il bisogno e il completamento del sentimento puro, si dice: “Ma andiamo avanti, ma non mi meritava, ma perché tanto dolore, etc.”. Tutto ciò misero… e, a dir poco, contraddittorio. Da che parte stiamo? Dalla parte della volpe che non arriva all’uva? Sicuramente, ma non lo ammettiamo. La colpa è Sempre dell’altro/a. Quando si Ama, a parte l’orgoglio, la dignità, che non credo si sminuisca con il non dire o al dire qualcosa a chi si ama, bensì riguarda solo la Persona, l’orgoglio supera se stesso. Un argomento molto complesso. Occorre grande forza e coraggio che ahimè, pochi hanno. Andiamo oltre. Apriamo il cuore. Non forziamo ciò che sentiamo dentro per una stupida rivendicazione. Forse sarebbe opportuno che la smettessimo con le non risposte affidate al silenzio, alla fuga. Se è Amore ritorna, se è Amorino o Amorazzo, beh, allora è ancora una volta un’altra storia. Aggiungo che è pure frequente negare di amare, quello appartiene ad Amorini e Amorazzi. Possiamo negarlo a chi? Agli altri, ma a noi no. Amore non nega. Amore è e urla di se.  

A cura di Margherita Montalto

Di admin

2 pensiero su “La gerarchia dell’Amore”
  1. Cara Margherita
    ho letto la tua rubrica e le risposte che hai dato alle signore.
    Può sembrare strano che ti scriva un uomo. Mi chiamo Romano ho 49 anni e sto da 4 anni con una donna che non mi ha detto Ti amo. Seppur vero che siamo gli uomini a preferire la convivenza è anche vero che quando si ama qualcuno lo si vuole tutto per se. Risulta difficile potere accettare che la donna che ami stia lontano. La mia donna la voglio vicino a me, la devo avere per me. In ogni caso tornando alla mia Lei, come ti dicevo, non mi ha mai detto ti amo e non capisco perchè. Chiedendole il motivo mi risponde che le parole contano poco e che devo considerare ciò che lei mi da. Io vorrei che lei corrispondesse anche attraverso le parole a completare i suoi fatti.
    Mi piace sorprenderla, mi piace intrigarla,sin dall’inizio del nostro rapporto ho mantenuto alti i livelli di attenzione nei suoi confronti. Anzi aggiungo che più il tempo passa e più legandomi a lei cerco di aumentare le attenzioni, perchè senza di lei non posso vivere, mi sento finire se si allontana, lei è tutta la mia vita. Grazie per il tuo contributo, grazie per la possibilità che dai di raccontare ciò che a volte risulta difficile esprimere.

    1. Caro Romano
      Ciò che dichiari sulla tua compagna molte donne che leggono vorrebbero averlo. L’Uomo è’ fatto di anima e corpo che hanno bisogno di essere appagati e se qualcosa manca, l equilibrio fra anima e corpo di interrompe ed ecco l’insoddisfazione. E’ vero quando lei ti dice ma faccio tanto per te, ma a te manca anche la sua voce che, con il ti amo, soddisfa la tua parte spirituale. Guidala a questo. Il rapporto bello non muore se manca una parola … Le parole servono ad esprimere i fatti che, o ci sono o non ci sono, diversamente e’ solo buttare fiato!

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