Antonio Priore – Un grande Catania era riuscito a chiudere l’anno in bellezza, ma dopo la pausa natalizia, non riesce ad imporsi in casa delle Fidelis Andria. Una partita che regala poche emozioni, in cui nessuna delle due squadre ha avuto il coraggio di cercare con insistenza la vittoria, è ha dato vita ad uno scialbo 0-0. Solo negli ultimi minuti i rossoazzurri ci hanno provato, grazie al subentrati Plasmati e Falcone che sono riusciti a ravvivare il match. Pancaro fa scendere in campo i suoi con il solito 4-3-3, schierando subito dall’inizio Di Cecco, che regala una prova di sostanza. Nei primi 45 minuti succede davvero poco, con tanti errori della mediana degli etnei. L’unico rischio arriva a metà del primo tempo, Nunzella liscia completamente la sfera, ma uno stratosferico Liverani riesce a chiudere la porta al giovane Cianci. A pochi minuti dal termine della prima frazione di gioco, Russotto sfiora il gol con una punizione da media distanza. Nel secondo tempo, con l’entrata in campo di Plasmati al posto di Scarsella, uno dei peggiori in campo insieme a Musacci, i siciliani riescono a farsi vedere maggiormente in area avversaria, ma solo negli ultimi minuti il Catania rischia di portare l’intera posta in palio. Prima con Plasmati, che una zuccata centra in pieno il palo, poi con Calil che su un solito traversone di Garufo insacca la rete, ma il guardalinee non convalida il gol per fuorigioco.

Una prova anonima per gli uomini di Pancaro, in cui solo negli ultimi dieci minuti si è vista la voglia e la grinta di portare a casa i tre punti in un campo difficile come quello “Degli Ulivi”. Con questa partita si chiude il girone di andata, e questo punto, insieme a quello restituito dalla Corte Federale, porta il Catania a quota 18 punti.

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