Servizio di Monica Colaianni – Era previsto per le 12.30 circa l’arrivo del Presidente del consiglio Matteo Renzi, al Teatro Massimo Bellini di Catania per la firma con il sindaco Enzo Bianco del “Patto per lo sviluppo della città di Catania”, ma a causa di un incidente accaduto all’Aeroporto di Catania, dove un aereo della compagnia Air Vallè decollato da Rimini ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza per un guasto al carrello anteriore, l’attesa si è prolungata di un’ora.

Alle 13.30 il Presidente Renzi ha fatto il suo ingresso al Bellini, dove ad attenderlo c’era tutta l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Bianco e i maggiori esponenti del PD.

Nel suo discorso Renzi ha mostrato una grande positività su quello che potrà essere il futuro dell’Italia a guida dell’Europa ed ha ribadito l’impegno del Governo a portare avanti riforme e progetti.

“Oggi con la firma di questo Patto – ha detto Renzi –  noi ci impegniamo reciprocamente a portare avanti quando stabilito per lo sviluppo della città di Catania”.

“Lo scandalo più incredibile, nel senso greco del termine di impedimento, di ostacolo alla crescita del nostro Paese è stato che negli ultimi dieci quindici anni, si è scelto, più o meno consapevolmente, di buttar via un sacco di soldi europei, soldi pagati dagli italiani. Io credo che sia uno scandalo vergognoso che si buttino i soldi dei nostri concittadini. Noi oggi ci impegniamo reciprocamente a controllare ciò che sarà fatto. I cittadini possono anche loro controllare la tempistica degli interventi e poi fra due anni ognuno farà le sue scelte. Dobbiamo capire che questo Paese ha tutte le condizioni per togliersi di dosso una sorta di atteggiamento di rassegnazione. Costi quel che costi noi metteremo tutte le energie che abbiamo e tutte le forze di cui disponiamo affinché nei prossimi due anni ci sia il modo e la possibilità che le cose realmente accadano, perché la rassegnazione prenda la strada dell’esilio e che finalmente ci sia un Paese che avrà la possibilità di essere leader d’Europa. L’Europa ha bisogno di noi, lEuropa senza l’Italia rischia di diventare soltanto una somma di grandi questioni di stampo burocratico. L’Europa ha bisogno della cultura italiana, delle idee italiane, dell’identità italiana”.

IMG_0523“Questo che stiamo firmando oggi è un Patto concreto. C’è un’Italia che urla, un’Italia che si arrabbia ma c’è anche un’Italia che dice di sì e che con tutti i problemi ogni giorno ci combatte, con tutte le difficoltà ogni giorno si tira sù le maniche della camicia e prova a fare di questo Paese quello che questo Paese deve essere, vale a dire il punto di riferimento dell’Europa e del mondo Io credo che sia questa la nostra priorità. Sicuramente dovremmo fare di più ma lo dovremmo fare mettendoci tutti in gioco”.

“Noi non diremo mai – conclude il Presidente – che siamo contenti di noi stessi finché non ci sarà in Italia la piena consapevolezza che l’Italia deve essere un Paese leader in Europa”.

IMG_0525Il “Patto per Catania” prevede una spesa complessiva di 790 milioni di euro per interventi nei settori delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico e produttivo, dell’Ambiente, del Turismo e della Cultura, della Sicurezza e delle Politiche sociali.
Tra i principali interventi ci sono: un collegamento stradale diretto tra Catania e l’Etna, investimenti infrastrutturali sul Porto e la rete del metano, la sicurezza idrogeologica con interventi sui canali anche della Zona industriale, dove sarà anche necessario rifare strade e illuminazione. In programma anche il completamento del Convento dei Crociferi, dove nascerà una sezione staccata del Museo Egizio di Torino e interventi sociali, dagli orti urbani di Librino, al trasporto pubblico locale, alla mobilità sostenibile, agli alloggi sociali.
Ci saranno anche interventi riguardanti l’inclusione sociale degli stranieri.

IMG_0534 “Sono orgoglioso di rappresentare una città che era in ginocchio, – ha detto il Sindaco Bianco durante il suo discorso – ma che si sta rialzando ed è pronta a correre, a recuperare posizioni e a diventare un esempio vero di un Sud che funziona”.
“Catania è una città attiva e operosa perché, essendo la più grande città italiana non capoluogo di regione, la nostra economia si basa sull’industria, sul commercio. E quando c’è crisi è molto più pesante da noi che non nei capoluoghi, che possono contare magari su dieci, quindici, ventimila dipendenti regionali. Ecco perché questo Patto è per noi una vera e propria iniezione di fiducia e di energia”.
“Finalmente – ha detto – si torna a parlare di Sud. Negli ultimi anni la parola Mezzogiorno era scomparsa dal vocabolario politico del nostro Paese. Oggi si torna a parlare di Meridione e con fatti: progetti concreti, importanti e decisivi”.
Bianco ha poi elencato “i cinque punti che possono consentire al Mezzogiorno di recuperare il deficit e di essere la locomotiva che trascina la ripresa del Paese”.
“Sappiamo perfettamente – ha affermato – che quando l’economia andrà bene nel Nord dell’Italia si potrà raggiungere una crescita del 2% o poco più. Ma il Sud, se viene messo nelle condizioni di farlo, ha la possibilità di avere una crescita dal 6 all’8%, dunque con una grande capacità di trascinamento sull’economia dell’intero Paese. Occorre dunque recuperare il deficit di infrastrutture, intervenire da una parte sul costo dell’energia e dei trasporti e dall’altra sull’accesso al credito e sui suoi costi, e combattere contro la criminalità mafiosa e l’inefficienza della Pubblica amministrazione”.IMG_0533 IMG_0531

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