Servizio di Monica Colaianni – Una storia triste, di degrado e di sfruttamento, quella di Pop Vasile, il cittadino rumeno ucciso barbaramente il due maggio.

Il corpo dell’uomo era stato trovato in uno stabile in stato di abbandono in via San Giuseppe la Rena nei pressi del Faro Biscari.

“Un omicidio che sembrava irrisolvibile – ha dichiarato il Dott. Michelangelo Patanè, Procuratore Tribunale di Catania – poiché è maturato in un ambiente molto degradato; ma fortunatamente dopo accurate indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Catania – si è arrivati all’individuazioni dei due soggetti anch’essi rumeni, fermati con l’accusa di omicidio aggravato. Devo sottolineare anche il fatto che vi è stata la collaborazione di una donna di cittadinanza rumena e di un uomo italiano, che hanno fornito alcune indicazioni significative per la conclusione del caso. L’omicidio, come ho detto, è maturato in un ambiente di estremo degrado e questo ritengo che sia un qualcosa di particolarmente triste, anche perché la vittima era sottoposta a continui maltrattamenti, l’uomo era costretto a consegnare il poco denaro che riusciva a racimolare ai suoi due aguzzini e se non ottemperava immediatamente alle loro richieste, veniva bastonato. Fino a quando queste situazioni di vessazioni continue sono sfociate nell’omicidio del pover’uomo”.

“È stato emesso dalla Nostra Procura – conclude il Procuratore – un provvedimento di fermo, il ché compendia le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Catania; fermo reso necessario perché vi era il concreto pericolo di fuga, infatti uno dei due responsabili è stato bloccato a Gorizia mentre stava per tornare in Romania, mentre l’altro è stato fermato a Licata”.

I fatti del due maggio.

Alle ore 22.30 circa dello scorso 2 maggio, a seguito di una segnalazione pervenuta al 118, personale della Squadra Mobile di Catania e l’U.P.G.S.P., ha rinvenuto, dentro lo stabilimento di Via San Giuseppe La Rena n. 1, il corpo di un uomo poi identificato come Pop Vasile.

POP Vasile
POP Vasile

Durante il sopralluogo eseguito dal personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, erano state rilevate tracce ematiche sia all’interno dello stabile ove giaceva il cadavere che nello slargo antistante. Da un esame esterno del cadavere, effettuato dal medico legale nominato dal P.M. intervenuto sul posto, erano state rilevate ecchimosi, frattura delle ossa nasali e un trauma toracico.

Dopo le accurate indagini condotte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la Persona – sono stati fermati due rumeni con l’accusa di omicidio aggravato: Daniel Gheorghe Rezmuves, soprannominato “Custura” e Florin Lingurar, soprannominato “David”.

Grazie, infatti, alle intercettazioni telefoniche di una serie di utenze telefoniche riferibili a detti soggetti, la Polizia di Stato ha appreso che un cittadino italiano, il quale saltuariamente frequentava lo stabile per incontrare una donna rumena, aveva notato due individui, di origine rom, indicati con i nomi di “Custura” e “David”, malmenare, con un bastone, POP Vasile.

Da una successiva intercettazione si è venuto a sapere che il cittadino italiano aveva altresì, notato i due cittadini rom adagiare lo sfortunato rumeno su un materasso dopo essere stato picchiato.

L’uomo italiano, convocato presso gli Uffici della , ha confermato agli investigatori della “Omicidi”, quanto già era emerso dalle intercettazioni.

RAZMUVES daniel Gheorghe detto Custura

Contestualmente venivano sentiti una lunga serie di cittadini rumeni e dalle dichiarazioni rese da alcuni di essi era emerso che i predetti “Custura” e “David” erano soliti richiedere alla vittima denaro, cibo sottoponendolo a continue vessazioni; in più circostanze, quando POP si rifiutava di assecondare le loro richieste, i due connazionali lo avevano violentemente malmenato.

Nel corso delle indagini “Custura”, riconoscibile per un evidente difetto all’occhio sinistro, è stato identificato per il cittadino rumeno REZMUVES Daniel Gheorghe mentre “David” è stato in seguito identificato per LINGURAR Florin.

LINGURAR Florin detto David
LINGURAR Florin detto David

Sulla scorta degli univoci e concordanti indizi di reità raccolti a loro carico, la Procura della Repubblica di Catania ha emesso nei confronti di REZMUVES Daniel Gheorghe e LINGURAR Florin decreto di fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio aggravato.

Gli investigatori della Squadra Mobile hanno setacciavano minuziosamente il territorio catanese ma le ricerche dei due – che dalla consultazione della Banche Dati delle Forze di Polizia erano stati controllati insieme in diverse circostanze – risultavano vane, emergendo dalle indagini che avevano certamente lasciato il capoluogo etneo.

Le ricerche dei due ricercati così sono state estese in campo nazionale.

Nel pomeriggio dello scorso 13 maggio, personale della Polizia di Frontiera di Gorizia in servizio presso il valico terrestre di Sant’Andre, mentre stava controllando un furgone in uscita dal territorio nazionale in direzione della Slovenia si sono accorti che tra i passeggeri di nazionalità rumena vi era REZMUVES Daniel Gheorghe il quale veniva posto in stato di fermo ed associato presso la Casa Circondariale di Gorizia.

In seguito dalle investigazioni è emerso che LINGURAR Florin poteva avere trovato rifugio nel comune di Licata (AG) ospite di connazionali, pertanto nella giornata di sabato, investigatori della Squadra Mobile si recavano nel comune agrigentino.

Le attività svolte con la collaborazione del Commissariato di P.S. di Licata hanno consentito di rintracciare, nel pomeriggio di sabato, lungo la SS.115 Sud Occidentale Sicula, il predetto LINGURAR mentre viaggiava a bordo di Opel Astra in compagnia di altri tre connazionali.

Compite le formalità di rito, il fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Agrigento.

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