L’aula magna di Palazzo Vanasco, sede dell’Accademia di Belle Arti, in occasione della lectio magistralis dedicata all’estro creativo e all’abilità artistica della stilista delle spose Amelia Casablanca è diventata una passerella di moda dal respiro internazionale.
Un progetto nato, su iniziativa della cattedra di Storia del Costume diretta dalla professoressa Liliana Nigro, per inaugurare il nuovo corso triennale di Fashion Designer.
L’incontro, coordinato da Virgilio Piccari direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, è stato animato da Giovanni, Nino e Fabio Palella, figli di Amelia Casablanca, Patrizia Casale, giornalista e responsabile comunicazione della Maison Casablanca, e Liliana Nigro, docente Accademia di Belle Arti.

“L’incontro con le creazioni di Amelia Casablanca– afferma con tono deciso Liliana Nigro- è un importante occasione di studio e di confronto, perché è possibile comprendere, domandare e conoscere come un vestito possa diventare un gioiello unico ed inimitabile”. Dello stesso parere Virgilio Piccari il quale sottolinea quanto sia importante per l’Ente catanese poter ospitare un’eccellenza siciliana come Amelia Casablanca, riconosciuta ed acclamata dalle platee di alta moda internazionali, e far sfilare i suoi pregiati abiti da sposa insieme ad alcune delle creazioni degli allievi della cattedra di Storia del Costume esposti durante l’ultima mostra dedicata a Sant’Agata. “L’Accademia di Belle Arti di Catania ogni anno registra un elevato numero di nuovi iscritti e sono convinto che l’opportunità data alle allieve Miriana Spinello, Shirley Campisi, Giordana Fichera, Gloria Fonte, Memy Cavallaro ed Alessandra Lanzafame di poter mostrare i loro abiti a dei professionisti del settore è fonte di accrescimento culturale e motivazionale con l’augurio che da quest’Istituto possano nascere nuovi talenti che non siano costretti ad abbandonare la Sicilia per cercare il proprio posto nella società”.

Lusso, sfarzo, ricercatezza, stile ed unicità caratterizzano le creazioni della casa di moda della stilista messinese, da oltre cinquant’anni simbolo del made in Italy nel mondo.  “Mia madre ha realizzato il suo sogno di bambina creando degli abiti da sposa che facessero sentire le donne regine indiscusse- dichiara Giovanni Palella – Innumerevoli le difficoltà incontrate nel suo cammino, soprattutto agli inizi, come quando era costretta  a tagliare i tessuti nel letto poiché non possedeva neanche il tavolo adatto per poter dare vita ai desideri di ogni donna”. Fabio Palella aggiunge: “In qualunque progetto intrapreso ci siamo sempre battuti con dignità, coraggio ed impegno in ogni parte del mondo venga richiesto il nostro stile”.

Fonte: http://www.elisaguccione.it/

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