Riceviamo e pubblichiamo
Le segnalazioni di questi giorni, da parte del segretario confederale Ugl Dottor Giovanni Condorelli sottolinea, ancora una volta, come sulla zona industriale di Catania occorra un percorso dettagliato e ad ampio raggio. Un’area grande come una cittadina di medie dimensioni piena di grandi incompiute e di carenze infrastrutturali che penalizzano,oltremodo, centinaia di aziende che qui hanno sede. Nel corso degli ultimi anni il sottoscritto Salvatore Tomarchio, presidente della commissione comunale al Patrimonio con tutti gli altri componenti, ha promosso sopralluoghi, sedute itineranti e conferenze dei servizi con l’unisco obiettivo di rimarcare lo stallo amministrativo che qui finora ha imperversato. Un nodo che va combattuto con una programmazione di manutenzioni ordinarie e straordinarie da sviluppare nel breve, medio e lungo periodo. La mancata intesa tra Palazzo degli Elefanti e l’Irsap rappresenta un grosso impedimento che ha il solo effetto di mettere in ginocchio il cuore industriale cittadino.
La proposta che lancio, ancora una volta, è quella di creare una collaborazione con gli imprenditori della zona. In cambio di agevolazioni fiscali oppure riduzione delle tasse i titolari delle imprese si potrebbero assumere gli oneri per la pulizia dei canali per il deflusso delle acque piovane, della manutenzione straordinaria del manto stradale e dei marciapiedi, del potenziamento della pubblica illuminazione, della bonifica dalle discariche abusive e dalla pulizia ordinaria. Si tratta di una cooperazione che può portare indubbi vantaggi per tutti. Per tanto tempo associazioni di categoria, comitati spontanei e residenti della zona hanno lanciato  appelli, fatto segnalazioni e richiesto incontri aspettando dalle istituzioni competenti una qualche risposta soddisfacente: tutto inutile. Adesso è arrivato il momento di creare una sinergia che avrebbe il solo risultato di rendere la zona industriale più sicura e funzionale in qualsiasi momento della giornata e con qualsiasi condizione atmosferica. Ovviamente si tratta di un accordo da studiare in ogni minimo dettaglio con tutti gli addetti ai lavori ma la cosa fondamentale è fare qualcosa di concreto per evitare che la zona industriale resti una grossa incompiuta ancora per tanti anni. Un progetto che non richiede iter burocratici lunghissimi e non prevede nessuna finanziaria o richiesta alla Cassa Depositi e Presiti ma solo denaro privato per un restyling rapido, radicale e soprattutto duraturo. 

Di admin

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