I Carabinieri del Nas di Catania, nell’ambito di controlli sulla vendita al dettaglio degli alimenti destinati all’ultima fase commerciale, quella cioè prima che questi giungano sulla tavola dei consumatori, hanno effettuato numerose ispezioni a rivendite di generi alimentari del bacillo urbano della città etnea, verificando, tra l’altro, il corretto flusso della cosiddetta “filiera alimentare”.
Obbligatoria per legge dal 2005 è quel sistema di informazioni che permette ai consumatori non solo di conoscere le caratteristiche qualitative del prodotto, ma anche la provenienza e l’esatta origine, a garanzia soprattutto della genuinità e della salubrità dell’alimento in tutte le fasi di produzione, trasformazione e vendita. 

Ecco che il commerciante oggi è tenuto ad informare il consumatore finale, apponendo un’etichetta o esibendo un cartellino informativo per i prodotti non confezionati, ove si ci può accertare della natura dell’animale, dello stabilimento produttivo, della zona di provenienza, o dell’eventuale presenza di allergeni , ecc…
In sintesi, il requisito principale dell’etichetta alimentate è quello di informare il consumatore sulle reali caratteristiche del prodotto, al fine di orientarne al meglio la scelta commerciale.
Proprio in questa importante fase del controllo sulla ”tracciabilità”  dei prodotti sono state scoperte all’interno di una macelleria del centro cittadino diversi capi ovini macellati, totalmente sprovvisti di bollatura sanitaria, quel sigillo apposto dai veterinari all’interno dei mattatoi, per garantire la salubrità degli animali prima della macellazione e l’idoneità al consumo delle carni prima di essere poste in vendita.
In effetti quegli animali erano stati macellati clandestinamente, senza alcun controllò. Addiritturli sono state rinvenuti grandi quantitativi di interiora, anche queste poste in vendita dall’esercente. Le carni sono state immediatamente sequestrate, considerato anche il parere dei medici vetetinati dell’ASP di Catania
intervenuti sul posto, che avvaloravano i sospetti sulla presenza di lesioni
dovute a parassiti o patologie infettive, per i quali sono stati effettuati campioni analitici al fine di stabilirne la pericolosità.

I primi accertamenti permettevano di risalire al luogo di macellazione degli animali, all’interno di un’azienda agricola della zona etnea, ove è stato scoperto un intero allevamento abusivo totalmente sconosciuto e sottratto ai controlli dell’autorità sanitaria, costituito da animali di ogni specie, dai bovini ai suini, compresi polli e conigli. Dentro la fattoria si celava un vero e proprio laboratorio ove era appena stato macellato un bovino, in ambienti e con attrezzature che versavano in pessime condizioni d’igiene oltreché abusivi e senza alcun controllo veterinario.
L’intera azienda è stata posta sotto sequestro ed i proprietari denunciati alla Procura della Repubblica.

Di admin

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