In piazza Stesicoro lo slogan è stato chiaro e forte, lo stesso che nelle ultime settimane è diventato un fortunato hashtag sui social media italiani: “Riprendiamoci la libertà”! E poi con un libro in mano, un indumento rosso, e gioiosi palloncini in volo si è gridato un “basta” forte e definitivo alla violenza sulle donne. La Camera del lavoro  di Catania ha risposto con grande entusiasmo e molte presenze ( di donne, uomini, famiglie) all’appello della Cgil nazionale che con il suo segretario, Susanna Camusso aveva dato appuntamento per oggi, 30 settembre, in tutte le piazze d’Italia. In tutto sono state cento le città  italiane che hanno aderito all’iniziativa del sindacato, e tra queste c’è stata, appunto, Catania.

La Cgil e Il Coordinamento donne hanno scelto di manifestare nella centralissima piazza Stesicoro dove anche altre associazioni e sigle si sono ritrovate grazie ad alcune iniziative auto organizzate, alle quali il sindacato ha manifestato solidarietà. Nel corso della manifestazione  sono state raccolte centinaia di firme di adesione all’appello della Cgil nazionale  “Avete tolto senso alle parole”, che può ancora essere firmato sul sito cgil.it.

Energico e gioioso il clima che si respirava tra le donne e gli uomini che sono intervenuti. Tante

le manifestanti che hanno voluto ricordare le battaglie dei decenni scorsi; battaglie che bisogna risvegliare. Tra queste anche le donne dell’Udi, l’Unione donne italiane.

Commossi i ricordi delle donne che sono state vittime di femminicidio sul nostro territorio: Giordana, Laura, Luana, Marianna, e le altre “sorelle” che i catanesi non dimenticheranno mai.

Commentano il segretario della Cgil di catania, Giacomo Rota e la responsabile del Dipartimento di genere, Angela Battista: “Stiamo tornando agli antichi stereotipi contro le donne e non possiamo consentire che ciò avvenga sotto gli occhi di tutti senza far nulla. Come sindacato vogliamo fare la differenza, ma soprattutto vogliamo  dare una  risposta immediata a quanto sta accadendo nel nostro Paese, agli stupri e femminicidi diventati quotidiani e all’intollerabile discussione politica e sui media non all’altezza della gravita dei fatti. Catania oggi è scesa in piazza, e siamo numerosi. Anche alle istituzioni locali chiediamo risorse per previene la violenza e per tutelare le donne  sopravvissute alla violenza. Ai media chiediamo attenzione e cura alle parole usate per descrivere la violenza contro le donne e azzeramento dei dettagli più morbosi”.

Di admin

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