Servizio di Monica Colaianni – “Il  motivo per cui ci vedete qui riuniti è  uno di quelli che segna profondamente la storia del 41° Stormo e della specialità Antisom. Celebriamo infatti oggi il phase-in di un nuovo sistema d’arma, il P-72Ama soprattutto il saluto al caro vecchio e rassicurante Atlantic. Oggi ho il privilegio di poter celebrare, insieme a tutti voi, questo importante evento e ciò mi permette di sottolineare la grande capacità operativa del glorioso Atlantic che, nonostante i suoi  45 anni di servizio, ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati e assolti con passione, determinazione e spirito di sacrificio dagli uomini e donne dell’Aeronautica  e della Marina Militare”.

Così ha iniziato il suo discorso il Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Federico Fedele, durante il “Raduno Atlantic” , che si è svolto proprio in occasione del pensionamento del velivolo BR-1150 “Atlantic”.

Un evento importante per quanti hanno avuto modo di prestare servizio nella Base di Sigonella e hanno potuto volare sull’Atlantic. Un aereo che fino ad ora ha sorvolato i nostri mari per avvistare i barconi che si dirigono verso le nostre coste. Il 41° Stormo con il suo Atlantic, infatti, svolge un ruolo fondamenta nell’attività di soccorso dei migranti con la missione “Mare Nostrum” e “Frontex”.

Un appuntamento fortemente voluto non solo per rafforzare l’intenso legame tra il territorio e l’Atlantic, ma in particolare per rinsaldare quei segni indelebili che il velivolo la lasciato per l’affidabilità e la sicurezza, nonché per essere primatista riconosciuto di capacità operatività ed efficacia, tuttora senza rivali in grado di scalfirne il titolo di primo e unico velivolo concepito, progettato ed impiegato esclusivamente per l’attività “Antisom”.

In centinaia sono accorsi da tutta Italia per partecipare a questa giornata speciale e non solo militari in concedo e in servizio ma anche tanti civili che sono stati “salutati” dall’ultimo Atlantic “special color” – matricola 03 – che ha sorvolato la base. Una manifestazione che ha suscitato  momenti di straordinario fascino, di sentimenti intensi, di emozione, con rinnovata ammirazione e gratitudine di tutti coloro che su esso ed attorno ad esso hanno volato e lavorato, ma anche per i tanti appassionati di volo.

Grandi e soprattutto piccoli, inoltre, sono stati entusiasti non solo di vedere volare i due aerei ma anche di potere salire a bordo e vedere da vicino le strutture che vengono usate dal personale in volo, dai piloti ai tecnici, ognuno con il proprio compito la propria specializzazione.

Il primo dei 18 “Atlantic” destinati ai Reparti Antisom fu consegnato all’88° Gruppo Volo del 41° Stormo, a Tolosa in Francia, il 27 giugno 1972. Lo stesso giorno volò a Sigonella dove, esattamente alle ore 16,25, tocco per la prima volta la pista dell’Aeroporto siciliano. Da quel giorno per oltre 45 anni ha svolto attività importanti per la nostra sicurezza: destinato principalmente alla scoperta, al tracciamento e alla neutralizzazione dei sottomarini e secondariamente alla ricognizione marittima in generale, finiti g.li anni della “guerra fredda”, ha continuato la sua attività di controllo del traffico mercantile, di pattugliamento e di ricognizione ottica ed elettronica delle aree d’interesse, anche nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale nonché ad un’attività volta al controllo dei flussi d’immigrazione clandestina dai quadranti meridionali  del  mediterraneo, garantendo giornalmente la copertura di ampie zone d’interesse, la tempestiva localizzazione dei profughi in mare, l’allertamento degli organi preposti e un costante e pronto intervento SAR (ricerca e soccorso) in caso di sinistro marittimo e naufragio degli stessi. Tutto questo è da ascriversi unicamente alle capacità peculiari del velivolo Atlantic in termini di autonomia, attitudine al volo a bassissima quota e disponibilità di molteplici sensori e apparati di comunicazione che gli permettono di pattugliare agevolmente aree molto vaste altrimenti non esplorabili se non con l’impiego di numerosi altri mezzi navali ed aerei.

Durante la giornata, inoltre, è stato proiettatto per la prima volta il film documentario “Atlantic: il cacciatore di sommergibili”, realizzato dalla Bioika Production, dove soste riportate le testimonianze di quanti per anni hanno sono stati a servizio dell’Aeronautica Militare e del 41° Stormo; il Generale Tricome, il Generale Cataleno, il Generale Trimarchi e altri testimoni, ha raccontato in quel video una parte della nostra storia e della storia del gruppo Antisom.  Alla fine è stato  consegnato il riconoscimento ai primatisti di ore di volo sull’Atlantic, tra questi il Primo Maresciallo Luogotenente Salvatore Trovato che  ha totalizzato a bordo del velivolo il ragguardevole record di 12.576 ore di volo.

 

Non ci resta che salutare il nostro Atlantic e dirgli grazie ma un grazie va soprattutto agli uomini e donne della nostra Aeronautica e di tutte le forze armate che ogni giorno lavorano con grande professionalità e impegno per la sicurezza del nostro Paese. “Virtute Siderum Tenus”.

 

 

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