Il giorno 26 maggio 2018, si è svolta al Altolia (Messina) la cerimonia di intitolazione della piazza principale alla memoria del concittadino Maggiore Michelangelo Trimarchi, Ufficiale Pilota dell’Aeronautica Militare (AM), scomparso il 12 novembre 1996 nel mare antistante l’Aeroporto di Trapani Birgi a seguito di un inconveniente di volo al velivolo F-104 del 18° Gruppo del 37° Stormo che pilotava.

Promosso ed organizzato dalla 1ª Circoscrizione “Kalonerò” del Comune di Messina, l’evento si è svolto alla presenza dei Genitori e di Familiari di Michelangelo oltre a tutti i Cittadini del piccolo borgo ionico e di varie autorità locali. Presenti anche il presidente e i membri dell’Associazione Nazionale Ufficiali dell’Aeronautica (ANUA) di Catania con il loro labaro, membri del Club Antisom e dell’Associazione Arma Aeronautica di Acireale.


L’AM era presente, oltre che con un Pilota del 18° Gruppo di Trapani, con personale proveniente da Sigonella capeggiato dal Vice Comandante dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Pilota Alessandro Amendola.

Il Presidente della Circoscrizione, Vincenzo Messina, ha dato inizio alla cerimonia con il proprio saluto, la lettura della delibera di intitolazione e un commosso ricordo del giovane Pilota dell’AM partito proprio da quel piccolo paese per coronare un sogno e nello stesso tempo per mettersi al servizio della Collettività e delle Istituzioni fino al giorno del fatale incidente mentre si addestrava.

Sono dunque seguiti altri momenti toccanti iniziati con la scopertura della targa, a cura del Fratello di Michelangelo e del Colonnello Amendola, e proseguiti con la benedizione di Padre Alessandro della locale Parrocchia, la lettura della Preghiera dell’Aviatore da parte di un giovane Pilota e l’esecuzione del silenzio intonato dal Maestro Antonino Bellinghieri.

Il Col. Amendola, nel salutare e ringraziare tutti i presenti e in particolare chi ha potato avanti la realizzazione dell’evento, ha definito l’evento un segno tangibile di rispetto e riconoscimento per l’operosità di tutto il personale dell’AM. Ha concluso esprimendo a nome della Forza Armata immensa riconoscenza e gratitudine alla famiglia del Maggiore Trimarchi per il vivo ricordo che ha lasciato, unitamente all’esempio di passione, professionalità ed etica militare.

Il Maggiore Pilota Michelangelo Trimarchi (Messina 16/06/1969 – Trapani 12/11/1996), a seguito della passione per il volo che lo portò ad arruolarsi molto giovane in Aeronautica Militare, ha frequentato i corsi per ufficiale Pilota presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, con il corso IBIS IV dal 1988 al 1992. Dopo le esperienze alla scuola di volo di Latina e all’Air Force in Texas USA, l’iter addestrativo è stato completato nel 1993 con il conseguimento del Brevetto di Pilota militare. Selezionato per la specialità caccia intercettore sul velivolo F-104, ritornava nella sua terra d’origine, al 18° Gruppo del 37° Stormo di Trapani-Birgi dove, dopo intensa attività operativa a difesa dello spazio aereo del sud del mediterraneo, diventava capo formazione e comandante dell’83° Squadriglia. Si faceva notare per le sue grandi qualità di uomo generoso e di ottimo pilota da caccia a tal punto da essere scelto quale pilota esperto per la selezione alla Pattuglia Acrobatica Nazionale. Il 12 novembre 1996, al rientro da una missione addestrativa, a seguito di un guasto tecnico al velivolo F-104 che pilotava, andava incontro al tragico destino nel mare antistante l’Aeroporto di Birgi. Una giovane vita spezzata nell’adempimento del proprio dovere al servizio della Collettività e della Patria. Un esempio di professionalità, spirito di sacrificio, umanità e profondo rispetto per la dignità e le culture di ogni Paese libero.

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