L’Associazione Italiana Fisioterapisti dice “no” all’emendamento contenuto nella Legge di Bilancio che consentirà a chi ha un titolo di studio di licenza liceale di essere a pari livello dei professionisti.

“È stato detto – afferma Mauro Tavarnelli presidente A.I.FI.-  che tale emendamento è stato introdotto allo scopo di non far perdere posti di lavoro e che si cerca di ovviare al fatto che vi sono delle professioni sanitarie che non sono equiparate e quindi il livello più basso, ma in realtà le cose non stanno così. In realtà, infatti, già la legge prevedeva di intraprendere dei corsi di equivalenza, cosicché chi era in possesso di titoli di studio considerati “minori” poteva accedere a tali percorsi e avere il riconoscimento di equivalenza del titolo. Quello che chiediamo e di riaprire l’accesso a tali corsi e provvedere a fare un correttivo all’emendamento”.

Con l’approvazione di tale emendamento, si chiede l’A.I.FI. quali garanzie potranno essere assicurate ai cittadini, meritevoli tutti in pari misura di ricevere prestazioni fornite da professionisti formati ai più alti livelli di formazione universitaria, laureati e abilitati.

L’A.I.FI. ha chiesto al ministro Grillo e all’on. Lorefice un impegno tangibile, già nella discussione alla Camera della finanziaria, a modificare questo scempio. Se non ci sarà un nulla di fatto l’associazione è pronta alla mobilitazione di piazza, sfruttando eventi di mobilitazione già previsti da altre categorie in gennaio in modo da avere una ampia cassa di risonanza.

 

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