Degli Emirati arabi bisogna iniziare a conoscere le regole, entrare in contatto con le persone specializzate e approcciarsi con il loro mercato. Oltre all’agroalimentare e al turismo puntiamo a tante altre nostre eccellenze delle nostre piccole e medie aziende, comprese hi tech e  produzione farmaceutica”. Per il presidente della Camera di Commercio del Sud est Sicilia, Pietro Agen, il momento è propizio grazie alla scadenza di Expo 2020 che si terrà proprio a Dubai e anche all’esistenza di un volo diretto tra Catania e il potente hub commerciale.
Dopo avere aperto un corridoio di scambi commerciali tra Sicilia e Kazakhstan e tra Sicilia e Carinzia, per la Camera sembra essere arrivato il momento degli scambi con gli emiri.
“Certo, si tratta di mercati difficili perché diversi da noi- aggiunge Agen- ma notiamo anche che i voli aerei che dal nostro territorio sono stati aperti all’Oriente hanno dato i migliori risultati, sia da un punto di vista turistico, in andata che in ritorno, ma anche sul fronte commerciale”. A settembre si farà il punto con la “fase camerale 2” dell’internazionalizzazione. Ciò permetterà di fare il punto a proposito dei contatti con l’Estero, Emirati compresi.

Sono stati gli stessi imprenditori della Sicilia del Sud est presenti oggi nel Salone camerale di Catania per il convegno “Dubai Expo 2020 ed il Mercato degli Emirati Arabi Uniti. Opportunità per le imprese siciliane nei settori Agroalimentare, Turismo ed High Tech”, organizzato dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e dalla Camera di Commercio Italiana negli EAU, a valutare se la propria produzione possa avere un mercato a Dubai e dintorni. Il convegno (ma i lavori sembravano più una sessione di studio e il confronto tra le parti è stato molto concreto), ha registrato, tra gli altri, gli interventi di Mauro Marzocchi, segretario generale della Camera di Industria e Commercio negli Emirati Arabi e di Nico Torrisi, amministratore delegato della SAC, società di gestione dello scalo aereo catanese e di Comiso, Presidente di Federalberghi Sicilia‪.‬
‪Per Marzocchi, le possibilità di concludere affari di export con questo Paese importante ci sono e anche forti. “Le aziende siciliane devono prepararsi ad essere da una parte competitive e dall’altra innovative. Sino a qualche anno fa si andava con la classica valigia carica di cataloghi, oggi per questo mercato ricco ma complicato, non basterebbe più…”‬
‪Torrisi ha evidenziato‬ che “La rotta da Catania a Dubai, istituita nel giugno del 2018, ha registrato in appena un anno quasi 46 mila passeggeri a dimostrazione di quanto alto sia l’interesse per gli Emirati Arabi da parte dei siciliani e di come il collegamento diretto sia stata una scelta vincente”.

‪In concreto, secondo i dati ‬sull’ Export delle Regioni d’Italia- secondo EAU 2018-19 (I Trimestre) la Sicilia è la settima regione; dopo Lombardia, Toscana, Veneto, Emilia, Piemonte e Lazio. In questo interscambio tra i due Paesi è molto aumentato il segmento della gioielleria ma anche l’agroalimentare, i prodotti del petrolio e i trasporti.

‪I lavori hanno registrato anche i contributi di Giuseppe Rizzo, consulente finanza d’impresa e servizi delle aziende, di Luigi Falanga, dottore commercialista e rappresentante della Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi, e gli avvocati Francesco Scalia, rappresentante della Camera di Commercio italiana negli Emirati ‬Arabi e Antonio M. Varvaro, legal consultant in Dubai,AMV Eurolegal.

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