Nei giorni scorsi, su disposizione del Questore, personale del Commissariato Librino ha effettuato controlli straordinari volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere di competenza e, nella circostanza, sono stati eseguiti anche i controlli tesi ad attuare le disposizioni previste dal Decreto Legge del Presidente del Consiglio dei Ministri sul contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, si evidenzia che sono state controllate numerose persone e molteplici veicoli.

A tal riguardo, sono state acquisite anche numerose autocertificazioni dai cittadini in transito per le vie pubbliche e, tra questi, 26 sono stati indagati in stato di libertà ai sensi dell’art. 650 C.P. per non aver ottemperato all’ordine di rimanere a casa salvo giustificato motivo e, come noto, i motivi che consentono di circolare sono quelli di salute, lavoro solo per determinate categorie e necessità come ad esempio recarsi in farmacia e/o fare la spesa. Uno dei soggetti che ha rilasciato l’autocertificazione, è stato sorpreso alla guida di un’autovettura senza essere in possesso della patente e, fatto di rilievo, che ha anche dichiarato nell’autocertificazione false attestazioni in ordine alle proprie generalità, dando il nome di un’altra persona munita di patente; per tale motivo, è stato indagato per il reato di false attestazioni sulla propria identità e sanzionato al pagamento di una sanzione pecuniaria pari ad oltre 5000 euro oltre che aver proceduto al fermo amministrativo del veicolo.

Durante le operazioni sono stati diffidati 13 titolari di attività commerciali al rispetto delle suindicate misure.

Ancora, molti pluripregiudicati, sottoposti all’obbligo di firma alla polizia giudiziaria, si sono recati presso il Commissariato di Librino al fine di firmare e, a fronte del suindicato Decreto, si sono fatti accompagnare da altri soggetti ragione per la quale questi ultimi sono stati indagati per inottemperanza al provvedimento di non uscire da casa; tra detti pluripregiudicati, uno si è presentato al Commissariato per firmare con un’autovettura priva di assicurazione e senza essere in possesso della patente di guida.

Ulteriori controlli effettuati in Viale Moncada numeri 16, 17 e Viale Nitta nr. 12, dalla locale Squadra Mobile e dai poliziotti del predetto Commissariato, hanno consentito di indagare 12 persone in stato di libertà per reati contro il patrimonio, lo sfruttamento dello stato di bisogno dei lavoratori e del lavoro minorile e delle occupazioni illegali di immobili di proprietà dello Stato.

Nello specifico, 7 soggetti indagati per furto aggravato e occupazione abusiva di bene demaniale e altri 2 per furto aggravato.

Ancora, particolare rilievo assume l’indagine effettuata nei riguardi di due uomini, indagati per sfruttamento dello stato di bisogno dei lavoratori, del lavoro minorile e per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; gli stessi, gestori di un supermarket abusivo in Viale Moncada, avevano 5 dipendenti in nero tra cui un minore di anni 14 e, fatto grave, che corrispondeva sin anche 1 euro l’ora ai dipendenti facendoli lavorare senza alcuna garanzia previdenziale e non solo; il genitore del minore, percettore del reddito di cittadinanza che non lavora, è stato segnalato all’A.G. per aver fatto interrompere la scuola dell’obbligo alla figlia minore, ciò al fine di aumentare il reddito del proprio nucleo familiare.

Eseguite anche numerose perquisizioni personali, domiciliari estese anche ai veicoli e, a tal riguardo, rinvenuti e sequestrati 18 involucri di sostanza stupefacente di tipo marjuana, 1 sequestro penale 43 munizioni Gordon System esplose, 2 cartucce cal. 6.75 esplose, una scatola di munizioni cal. 12 Vaschieri e Pelladri e una di cartucce per armi di piccolo calibro vuote.

Sempre in Viale Moncada 16 è stato richiesto l’intervento del soccorso veterinario in quanto un cane affetto da grave patologia, è stato abbandonato dall’affidatario e, per tale motivo, è stato trasportato presso ASP veterinaria e successivamente presso un rifugio per le cure del caso.

Infine, è accaduto che un soggetto è entrato, col proprio ciclomotore e senza autorizzazione, all’interno del Commissariato di Librino per sporgere una denuncia e, nel fare ciò, senza indossare l’uso del casco protettivo ragione per la quale è stato sanzionato col successivo sequestro del ciclomotore.

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