Proseguono i controlli posti in essere del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, con l’ausilio della Sezione Operativa Navale e della Sezione aerea di Catania, per verificare l’effettivo adempimento alle norme a tutela della salute pubblica emanate dalle Autorità di Governo nazionale e regionale.
Nel corso della settimana sono state controllate 530 persone e 240 esercizi commerciali, constatando l’inosservanza degli obblighi volti al contenimento dell’epidemia di Coronavirus da parte di 29 cittadini e 1 commercianti.
Durante i controlli in mare una motovedetta della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Catania, ha identificato e sanzionato un soggetto intento alla pesca sportiva a bordo di un natante nelle acque antistanti il porto di Catania. Nel corso degli accertamenti il pescatore sportivo è risultato un soggetto giudicato socialmente pericoloso ed è emerso che a suo carico vi erano due decreti di “Vigilanza Sorvegliata”, per complessivi cinque anni, emessi dal Tribunale di Sorveglianza di Catania nel 2016 ed ancora da scontare. Nel corso degli anni il soggetto si è reso irreperibile per la notifica degli atti e nell’esecuzione delle prescrizioni previste nell’applicazione della misura di
sicurezza.
Ieri all’interno dello specchio acqueo del Porto etneo, mentre calavano le reti, i Finanzieri del comparto navale controllavano e sanzionavano altri 2 soggetti dediti alla pesca sportiva. Questa volta i trasgressori però violavano anche il Codice della Navigazione. Il titolare della barca, già recidivo per aver violato le norme a tutela della salute pubblica emanate in occasione del COVID-19, era sprovvisto di assicurazione obbligatoria del motore fuoribordo e si è pertanto proceduto a contestare la sanzione amministrativa per violazione alle prescrizioni anti coronavirus e al sequestro del propulsore del natante nonché della rete da posta di metri 80 circa, utilizzata per la pesca di frodo.
In provincia, le Fiamme Gialle della Compagnia di Riposto, dopo aver individuato due soggetti extracomunitari che sostavano in una piazzetta di Mascali sprovvisti della prevista autocertificazione che ne legittimasse lo spostamento, facevano intervenire le Unità cinofile perché i controllati davano segnali di evidente nervosismo tipici di coloro che
maneggiano stupefacenti. Pertanto, sussistendo il fondato motivo che presso il loro domicilio venissero custodite sostanza psicotrope, si decideva di fare due perquisizioni presso i domicili dei suddetti. L’infallibile fiuto delle unità cinofile antidroga consentivano di trovare e sequestrare gr. 3,5 di “marijuana” e di procedere alla conseguente contestazione amministrativa ex art. 75 DPR 309/90 nei confronti di ulteriori due soggetti di nazionalità nigeriana che ne avevano la disponibilità. Nel corso delle operazioni veniva individuato, altresì, un ulteriore individuo sprovvisto di documenti di identificazione e dopo gli accertamenti di rito, con rilievi fotodattiloscopici che ne confermavano l’identità veniva deferito all’Autorità Giudiziaria, ai sensi del Testo Unico Immigrazione, per non aver
attestato la regolare presenza nel territorio dello Stato e non aver ottemperato all’obbligo di comunicare al Questore competente per territorio, entro i quindici giorni successivi, le eventuali variazioni del proprio domicilio abituale.
Fino a cessate esigenze, la Guardia di Finanza parteciperà fattivamente all’intensificazione dei servizi di controllo coordinati dalla Questura di Catania, mantenendo il già congruo numero di propri militari presenti sul territorio ed incrementando sensibilmente il numero dei sorvoli degli elicotteri e delle crociere del naviglio del Corpo.

Comando Provinciale della Guardia di Finanza

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