È stata approvata dal Senato Accademico e dal CdA dell’Università degli Studi di Catania la proposta di
introdurre il parametro del voto di maturità in sostituzione del test di ingresso nei corsi di laurea a numero
aperto. È questo il parametro ritenuto più idoneo in termini di oggettività dal nostro Ateneo.

<<Ma come può – interviene Beatrice Pennisi, Rappresentante degli Studenti e portavoce di Sìamo Futuro,
prima in Consiglio di Dipartimento e successivamente attraverso un post su Facebook – il voto di maturità,
risultato degli anni dell’adolescenza, costituire un parametro oggettivo per il discrimine tra chi è ammesso con
il debito e chi senza? Come può un voto, che dipende dalla scuola di appartenenza, fungere da allarme e
segnalare la presenza di alcune lacune da dover colmare?>>.

<<Conosco molti colleghi con carriere universitarie brillanti che hanno preso un voto inferiore al 75/100 alla
maturità, e al contrario molti centisti che hanno riscontrato problemi con il metodo universitario. In più non
dimentichiamo che il sistema scolastico prevede una pluralità di insegnamenti, e non tutti attinenti agli studi
da affrontare nel dipartimento scelto – aggiunge Andrea Nicolosi, Rappresentante degli Studenti in seno alla
Consulta e Portavoce di Yousu – Che l’obiettività del voto di maturità viene meno anche con riguardo alle
modalità con cui si svolgeranno gli esami di maturità di quest’anno, i quali a causa dell’emergenza, a differenza
degli scorsi anni, prevedranno soltanto la prova orale.>>
<<In più – fa notare sempre Nicolosi – alcuni studenti potrebbero essere penalizzati, come e soprattutto quelli
che decidono di iscriversi all’Università trascorsi diversi anni dal momento in cui hanno concluso il percorso
scolastico>>.

Bisogna constatare che questo parametro è già stato utilizzato lo scorso anno nel Dipartimento di Scienze
Politiche e da molti studenti viene descritto come un vero e proprio fallimento.
Il malcontento, insomma, è sentimento condiviso dai più, anche dai rappresentanti degli studenti di SBAM
Catania, Aurora Zappalà, Giovanni Rizzo Flavio La Iacona, Salvo Bonacia e Andrea Renda e da molti studenti
maturandi che trovano ingiusto e ribadiscono come – “per nulla obiettivo” – l’utilizzo del parametro del voto
di maturità.

Di admin

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