Prendiamo atto della volontà politica di questo Governo di mettere in primo piano la scuola – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, dopo le dichiarazioni del ministro Speranza e del Premier Draghi sulle prossime riaperture del 26 aprile.

Abbiamo sempre detto che la scuola è in presenza – aggiunge Turi – ma anche in sicurezza.
E’ questo un elemento da assicurare assolutamente a lavoratori e studenti, e alle famiglie.
Serve il tracciamento, che nei mesi purtroppo è saltato e va completato il piano di vaccinazione, rimasto incompiuto. Al momento ci sono 400 mila insegnanti non immunizzati.

Le tecnologie possono dare una mano, non solo nella didattica on line, ma anche nella presenza – sottolinea il segretario Uil Scuola – con la predisposizione di strumenti di areazione e igienizzazione degli ambienti.

Molto può essere fatto anche per il rientro a settembre con classi meno numerose e spazi ridisegnati.
Pochi mesi per mettere in sicurezza il nuovo anno scolastico – rilancia Turi – facendo valutazioni e interventi coerenti. Non possiamo continuare con le narrazioni, servono interventi.
La scuola apri e chiudi non può funzionare senza personale.

Si potrebbe persino immaginare, pur di mettere insieme i tanti tasselli, classi, organici, edifici, dispositivi, trasporti, un rientro nazionale il 1° ottobre, con tutti gli insegnanti in cattedra e gli alunni in sicurezza.
Sarebbe da preferire al continuo carosello di nomine e di decisioni a cui abbiamo negli anni scorsi.

Di admin

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