M.C. – Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola scenderanno di nuovo in piazza, il 26 giugno a Bari, Firenze e Torino, per chiedere “una scuola sicura e di qualità, che agisca in ogni angolo d’Italia nell’ambito di un sistema unitario e nazionale”,  come hanno anche  sottolineato i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola in una lettera inviata al segretario del Pd, Enrico letta e alla Responsabile Scuola del Pd, Manuela Ghizzoni, per sollecitare un confronto sulle tematiche della scuola e per attuare delle modifiche nell’attuale stesura del decreto legge “sostegni bis”, incoerente rispetto agli obiettivi comunemente indicati nel Patto per la Scuola.

“La scuola – si legge nella lettera – è una risorsa fondamentale per il Paese, in quanto tale da perseguire come obiettivo strategico”. “È necessario – chiedono i segretari ai due esponenti del PD – che gli interventi di natura transitoria si inquadrino in una prospettiva di riforma complessiva del reclutamento con soluzioni a regime che evitino il riproporsi di una precarietà giunta ormai a livelli abnormi e insopportabili. Se il decreto sembra recepire l’urgenza di misure straordinarie che consentano di stabilizzare nella misura più estesa possibile i contratti di lavoro del personale precario, non è però accettabile la previsione di meccanismi, come la preselezione in ingresso, che non hanno ragion d’essere in una fase transitoria nella quale sono già previsti, per i neoassunti, percorsi di formazione-tirocinio e prova finale”.

Tra i punti della giornata di mobilitazione anche il reclutamento, per far sì che diventi oggetto di un incontro urgente che segni l’avvio di un confronto operativo nel quale, si punti a ricondurre a maggiore coerenza la gestione della fase transitoria e le possibili soluzioni a regime.

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