E’ stato firmato a Rimini, durante il Meeting di Comunione e Liberazione, l’accordo tra il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi e l’A.d. del gruppo FSI Michele Mario Elia ” per collegare gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia alla rete A/V e A/C e “rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie legate agli aeroporti”. Ci preme intervenire sulla questione, per fare presente al ministro Lupi che in diverse occasioni e per ultimo il 17 gennaio 2014 durante la puntata di “Uno Mattina” in uno dei suoi interventi ha dichiarato in maniera decisa che: «la stessa scommessa fatta sull’alta velocità, oggi Ferrovie dello Stato deve farla sul trasporto dei pendolari, affermando che il trasporto regionale è un obiettivo. Per quanto riguarda i pendolari abbiamo detto tre cose semplicissime: abbiamo iniziato a mettere risorse, abbiamo detto a Ferrovie dello Stato adesso ti concentri su questo; abbiamo detto si inizia ad aprire il mercato anche sul trasporto regionale con gare mirate, abbiamo chiesto di dare immediatamente segnali di efficienza in quelle tratte che noi tutti conosciamo perché sappiamo perfettamente cosa i cittadini ci vengono a dire».
E allora vorremmo capire quali e quanti sono gli investimenti per i treni dei pendolari e per le infrastrutture ferroviarie per il Sud?
Negli ultimi anni sono stati approntati dal Governo diversi interventi per il Mezzogiorno quali: il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia.
Per quanto riguarda la regione Sicilia, nello “sblocca Italia” è stata inserita solamente l’opera ferroviaria “Messina-Catania-Palermo” per un importo finanziato di 5,25 miliardi. Non riteniamo necessario l’investimento di tale cifra per l’opera faraonica della Palermo-Catania tagliando fuori le altre sette Città. Quando invece lo stesso importo potrebbe essere spalmato nelle relazioni ferroviarie più importanti per ammodernare e velocizzare l’esistente. Da oltre vent’anni si parla di collegamento ferroviario della Messina-Catania-Siracusa con l’aeroporto di Catania, ma nello “sblocca Italia” quest’opera non viene inclusa, mentre vengono finanziate le infrastrutture per l’aeroporto di Fiumicino, di Malpensa, di Venezia, di Genova e di Firenze per un totale di 3,650 miliardi.
Secondo noi va rivisto sia lo “Sblocca Italia” che il Contratto Istituzionale di Sviluppo siglato il 28 febbraio del 2013 tra il ministero della coesione e la regione Sicilia.
Comitato Pendolari