Giovedì scorso a Palazzo Platamone “Il Fatto Quotidiano” è arrivato a Catania per incontrare i suoi lettori e per parlare di immigrazione e di  quelle problematiche che oggi ne derivano e cui, sia politicamente sia socialmente, bisogna fare fronte; “Mare Nostrum o Mare Monstrum”, questo infatti, è stato il titolo del dibattito al quale sono intervenuti il direttore de Ilfattoquotidiano.it Peter Gomez, il sindaco di Catania Enzo Bianco, il Procuratore Capo Giovanni Salvi e il portavoce della comunità locale di Sant’Egidio Emiliano Abramo.

Gomez- salvi -bianco 2“ Una soluzione tale problema – dice Peter Gomez – non c’è. Bisogna essere però più efficienti. Non si possono fare passare dei mesi per stabilire se i richiedenti asilo ne abbiano o diritto. Bisogna, in primo luogo, cercare di integrare i richiedenti e i profughi con la vita sociale italiana e questo si può fare, per quanto riguarda i richiedenti, spargendoli sul territorio in gruppi possibilmente piccoli e cercando di farli partecipare alla vita della collettività. Penso che la strada dei lavori socialmente utili, per qualche ora la settimana, sia molto importante . Inoltre bisognerebbe cercare di arrivare da loro all’apertura di corridoi umanitari, nei paesi da dove fuggono. Per fare tutto ciò più che il consenso politico ci vuole il consenso sociale che da parte dell’Europa non c’è, perché in un’Europa attanagliata dalla crisi il “diverso” fa paura Questo è un lavoro che dovrebbero fare i mezzi di comunicazione”.

A chiudere la serata il direttore Marco Tavaglio, con il suo monologo “La finestra sul porcile”, dove ha affrontato diverse tematiche politiche e sociali: in primis del “No” della Grecia, dell’Europa, della Germania della Merkel, della trattativa Stato-mafia e per chiudere dell’informazione.  

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