Di Monica Colaianni – Una domenica immersi nella natura alle pendici della nostra bellissima Etna, all’insegna del bushcraft e della cucina trapper organizzata dall’Associazione “MaDe for hiking” fonda da Delia Terranove e da Mauro Galvagna e la scuola Bushcraf “la Fenice”, coordinata da Salvo Orlando.

“Trapper -ci siegano gli organizzatori  – era così chiamato l’uomo di frontiera; quello che viveva lontano dalla civiltà, ai confini con mondi nuovi e selvaggi. L’amore per l’avventura guidava i passi di questi uomini che si spostavano verso orizzonti nuovi dove, forse, avrebbero trovato fortune: oro, pelli pregiate”…
La tecnica della cucina trapper è essenziale, semplice e veloce. Non deve essere fatta su fiamme ma solo su braci ardenti e come utensili, solo materiale fornito dal bosco.

E per una volta anche noi abbiamo provato il piacere di mangiare cibo semplice e cucinato alla maniera trapper: la patata con l’uovo cucinata sulla brace, il pane twist, fatto con acqua, farina e sale e tanti aromi,etc.

Tutto rigorosamente cucinato sul fuoco acceso alla maniera dei trapper.

 

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