Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà, i genitori di due
minorenni per impiego di minori al di sotto di anni 15 in attività lavorativa e per violazione
degli obblighi di istruzione, ciò in quanto posti, sin dall’età di 11 anni alle dipendenze di un
panificio.
Alla luce dei fatti occorsi, personale del Commissariato Borgo-Ognina ha eseguito un
controllo di polizia presso detto panificio, ubicato nel quartiere di San Cristoforo e, a tal
riguardo, sono state riscontrate numerose criticità sotto il profilo della sicurezza e salubrità
sui luoghi di lavoro, in materia di sfruttamento dei lavoratori, normativa tributaria e regolare
assunzione dei lavoratori.
A seguito di immediata attività investigativa, corroborata anche dalle dichiarazioni dei
dipendenti e dello stesso titolare, è emerso che presso detta attività 6 dipendenti su 7 (di
cui due minori) hanno lavorato sino ad oggi senza un regolare contratto di lavoro,
sottopagati e senza regolare riposo settimanale; l’unica lavoratrice con regolare contratto
di lavoro è la figlia del titolare del panificio.

Inoltre, sono state accertate scarse condizioni igienico-sanitarie nella zona laboratorio con
residui di alimenti rinvenuti persino all’interno del bagno e, infine, l’occupazione di parte
della strada e del marciapiede con attrezzatura dell’attività.

Attese le gravi violazioni riscontrate in materia di tutela dei lavoratori, i poliziotti,
unitamente al personale dell’Ispettorato del lavoro, hanno eseguito un altro controllo e,
nella circostanza, è stato predisposto un provvedimento di sospensione dell’attività
imprenditoriale per le gravi violazioni inerenti l’assunzione dei lavoratori senza regolare
contratto di lavoro e circa 30 mila euro di maxi sanzione;
Durante le fasi del controllo di polizia, i familiari del titolare hanno inveito contro il
personale della Polizia di Stato, pertanto, il titolare del panificio è stato indagato in stato di
libertà per i reati di sfruttamento dei lavoratori, invasione di strada pubblica, sicurezza e
salubrità sui luoghi di lavoro e, in particolare uno dei suoi familiari, per minaccia, oltraggio e rifiuto di fornire le proprie generalità.

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »