Sabato 14 febbraio 2015, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso in pari data dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti di ISMAINI Zakaria, nato a Casablanca (Marocco) (cl.1983), pregiudicato, in quanto gravemente indiziato dei delitti di omicidio pluriaggravato e tentato occultamento di cadavere aggravato in danno di CONSOLI Letizia, con l’aggravante di avere adoperato sevizie e di avere agito con crudeltà.

Alle ore 9.00 circa del decorso 7 febbraio, su segnalazione dei Vigili del Fuoco, personale della Squadra Mobile ed equipaggi dell’U.P.G.S.P. intervenivano presso il Villaggio Turistico “Europeo”, sito sul lungomare Kennedy, ove era stato segnalato l’incendio di un bungalow in muratura posizionato lungo la battigia, al cui interno erano state rinvenute copiose tracce di sostanza ematica.

Alle successive 9.40 circa, su segnalazione di alcuni pescatori, una motovedetta della Capitaneria di Porto, nel tratto di mare antistante il citato Villaggio Turistico, ad una distanza di 150 metri circa dalla riva, rinveniva il cadavere di una donna, subito trasferito presso il Porto di Catania.

Sulla vittima vi erano profonde ferite da taglio in varie parti del corpo, nonché altre ferite da taglio superficiali e vaste ecchimosi al viso e sul corpo.

Il sopralluogo eseguito da personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica nel bungalow portava al sequestro, tra altri reperti, di un pezzo di trave in legno con l’estremità acuminata, recante copiose tracce di sostanza ematica – poi risultata l’arma letale – ed un accendino di colore giallo; inoltre, si rilevavano chiare tracce di trascinamento sull’arenile dal bungalow in direzione della battigia.

A seguito delle prime indagini, la stessa sera la Procura della Repubblica autorizzava l’intercettazione telefonica dell’utenza dell’indagato, ISMAINI ZAKARIA. Si apprendeva così che l’indagato era sottoposto a intercettazione da parte della Procura di Brindisi per un altro omicidio. Dall’analisi del tabulato di ISMAINI si rilevavano contatti con un’utenza intestata a CONSOLI Letizia Agata Giulia, donna catanese di 50 anni.

Gli ulteriori accertamenti ed il riconoscimento dei parenti consentivano di acquisire la certezza che la CONSOLI fosse la donna assassinata alla Playa.

Ulteriori accertamenti tra cui l’esame del registro chiamate sul cellulare di ISMAINI e la visione dei filmati degli impianti di video-sorveglianza del vicino villaggio “Le Capannine”, luogo ove ISMAINI aveva spontaneamente dichiarato di dimorare e dove aveva trascorso la notte tra il 6 ed il 7 febbraio, consentivano di acquisire più che gravi indizi di colpevolezza a carico di ISMAINI Zakaria in ordine al delitto di omicidio ai danni di CONSOLI Letizia.

Le conversazioni effettuate da ISMAINI con altri interlocutori in lingua araba evidenziavano il proposito di lasciare l’Italia.

Nel pomeriggio del 14 febbraio scorso, ISMAINI veniva rintracciato all’interno di un peschereccio ormeggiato presso il Porto di Catania e condotto presso gli Uffici della Squadra Mobile laddove, in tarda serata, rendeva dichiarazioni confessorie nel corso di interrogatorio reso al P.M. della Procura Distrettuale della Repubblica titolare delle indagini.

Va evidenziato che nel corso delle indagini vi è stato un serrato e proficuo coordinamento tra la Procura di Catania e la Procura di Brindisi, che ha a sua volta emesso decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del citato ISMAINI, in relazione all’omicidio di Mastrogiovanni Cosimo, il cui cadavere quasi interamente carbonizzato era stato rinvenuto all’interno di una villetta in località Latiano (BR) il pomeriggio del 13 novembre 2014.

Il predetto decreto di fermo è stato eseguito, contestualmente a quello emesso dalla Procura di Catania, da militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR).

La stretta collaborazione tra i due Uffici ha consentito dunque di ottenere brillanti risultati investigativi per due gravissimi ed efferati delitti di omicidio. Le informazioni circa questo secondo delitto saranno fornite dalla Procura della Repubblica di Brindisi.

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