Call center Paternò e Biancavilla: 850 posti di lavoro a rischio. Snalv: “Silenzio preoccupante”
“Voci pressanti tra i lavoratori fanno pensare al peggio, ovvero che tra poco 850 dipendenti e di
conseguenza le loro famiglie, potranno perdere il posto di lavoro. C’è un silenzio preoccupante attorno
a questa vicenda che non fa stare tranquilli nessuno”. È allarmato per il futuro dei lavoratori dei call
center di Paternò e Biancavilla che smistano le prenotazioni della sanità lombarda, il segretario
regionale Snalv-Confsal, Antonio Santonocito. Aleggia tra i dipendenti, infatti, lo spettro del
licenziamento. Voci non confermate ma sempre più rumorose, annunciano il trasferimento dei servizi
erogati da questi lavoratori in un centro del nord Italia lasciando a casa tutti gli attuali dipendenti. “In un
territorio già martoriato e in deficit di lavoro, si deve sapere che tali scelte non sono dettate dalla crisi
economica, ma si tratta di scelte politiche che tendono a favorire una parte di territorio a scapito di
un’altra. Abbiamo provato ad avere chiarimenti e quindi abbiamo chiesto un incontro ufficiale
all’azienda, – continua Santonocito ma nessuna risposta. Grazie anche alla sensibilità del deputato
Giovanni Burtone è stata fatta una interrogazione parlamentare alla Camera, ma nessuna risposta è
giunta fino ad oggi. Noi continueremo certamente a batterci perché ciò non accada, ma facciamo anche
appello ai deputati regionali, soprattutto quelli del territorio catanese, perché si intestino questa
battaglia. In ballo la dignità di queste famiglie ed un pezzo significativo del futuro del territorio”,
conclude il segretario regionale Snalv-Confsal, Antonio Santonocito.