monica-colaianniIl nostro presidente del consiglio Matteo Renzi, il “rottamatore”, che come molti altri “giovani”spavaldi della politica pieni di buoni propositi (a parole poi nei fatti ci sarebbe molto da dire), vorrebbe rivoluzionare tutto il sistema mandando a casa i “vecchi” della politica e far “risorgere” il nostro Paese da una crisi che ormai da tempo ci affligge, fa pensare a Dorian Gray il celebre protagonista del romanzo di Oscar Wilde che fece della sua bellezza un rito insano tanto da portarlo a quella sorta di “patto col demonio”, grazie al quale rimarrà eternamente giovane e bello, mentre il quadro mostrerà i segni della decadenza fisica e della corruzione morale del personaggio.

Perché dico questo? Per il semplice fatto che questi “giovani” “onorevoli” che siedono tra le file del Parlamento nazionale o regionale che sia e nei vari consigli provinciali o comunali, fino ad oggi non hanno fatto altro che rispondere alle vecchie logiche di Partito, non hanno fatto altro che portare avanti i progetti di una casta ormai radicata e che per anni ha solo curato i propri interessi.

Renzi promette di portare a compimento le tante attese riforme, prima fra tutte quella sul lavoro, ma che fa? Vuole togliere l’articolo 18, così saremo tutti uguali, dice lui, ma in realtà (se passa la riforma) non solo toglie un diritto ai lavoratori, che possono essere mandati a casa senza se e senza ma, e non fa altro che assecondare i poteri forti; e la disoccupazione rimarrà un grande problema che affligge giovani e meno giovani italiani.

In questi giorni non si fa altro che parlare di Jobs Act (proprio oggi il Governo a posto la fiducia e Renzi non “molla”) ma non si parla più, ad esempio, di dimezzare i distaccamenti e i permessi sindacali nel pubblico impiego, come lo stesso Renzi aveva detto tempo fa e ora non ne fa più cenno. Se ne sarà dimenticato? E perché non si parla più di riforma elettorale? Non sarà una cosa fondamentale ma ha anni che dovevano rivedere la legge elettorale. Forse perché fa comodo a tutti i partiti, da destra a sinistra passando per il centro, andare a votare anche nelle prossime elezioni (non si sa quando) con il famigerato “porcellum” così i candidati sono calati dall’alto, dalle segreterie di partito e noi poveri “cretini” non abbiamo neanche il diritto di decidere chi votare e chi ci deve rappresentare.

Ma vediamo anche qual è la situazione a casa nostra, in Sicilia. Se guardiamo la situazione del nostro Governo Regionale anche lì si assiste a un vero e proprio scempio.

Il Governo Crocetta è stato un vero flagello che si è abbattuto sui siciliani.

Ma non diamo tutte le colpe al “caro” Saro perché in questi anni, sicuramente, è stato un continuo cadere verso il baratro (a partire dal Governo Cuffaro fino ad oggi), dove il Governo regionale è stato inerme, anzi mi correggo, non ha fatto altro che pensare a “coltivare l’orticello”, di quanti stavano e stanno seduti comodamente a Palazzo D’Orleans.

Anche qui non mancano “giovani” deputati (sia di destra che di sinistra sempre passando per il centro), che si buttano in politica solo per il bene della comunità! Per dire basta a un sistema che non funziona e che ormai è becero e troppo corrotto! E a tal proposito come non menzionare l’Assessore Nelli Scilabra (classe ’83), (pardon assessoressa, non vorrei suscitare l’ira di qualche fervida femminista, come se cambiare le regole della nostra grammatica servisse alla parità dei sessi), la quale insieme al “nostro” Saro Crocetta ha pensato bene di distruggere la formazione (e non solo) e gettare sul lastrico moltissime di famiglie. Questa è la tanto attesa rivoluzione?

È giusto dire “avanti i giovani” il futuro è nostro, ma è anche vero che se guardiamo i curricula dei nostri rappresentanti notiamo che la maggior parte di loro non hanno avuto alcuna esperienza tranne che quella di “politico”   (o meglio politicante), hanno cominciato la loro carriera sin dai tempi della scuola, dell’università, per poi arrivare al consiglio comune, provinciale, regionale, al parlamento nazionale ed europeo. Tanto ormai la politica è diventata un lavoro sicuro e a tempo indeterminato.

Ma questo potrebbe andare anche bene se almeno riuscissero veramente a cercare di cambiare il sistema ma quello che è più grave è che anche loro, che dovevano portare il cambiamento, in realtà non fanno altro che rispondere ad una politica di partito dettata dalla vecchia classe dirigente e se per caso c’è una “mosca bianca” che va “fuori dalle logiche di partito”, questa viene subito ostacolata fino a fare in modi di estrometterla.

Un giorno, comunque, anche loro come Dorian Gray mostreranno nel loro volto i segni della decadenza fisica e della corruzione morale e per noi sarà troppo tardi.

Di admin

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