Stamattina in piazza Europa, nel pomeriggio a Giarre 

Catania, 30 maggio 2015 – Ancora una volta insieme i sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals per dire “no” al disegno di legge sulla scuola elaborato dal governo Renzi.

I lavoratori della scuola si sono dati appuntamento questa mattina in piazza Europa a Catania per fare partire la “buona maratona della scuola”, armati di pettorine arancioni, lavagne e gessetti per animare una protesta che toccherà diversi comuni della provincia.

Nel pomeriggio si è tenuto un flash mob in piazza Duomo a Giarre, mentre lunedì , primo giugno, la marcia sui sposterà a Paternò e mercoledì prossimo, 3 giugno, a Caltagirone.

“Una marcia ideale a tappe– ha dichiarato Antonella Distefano, segretaria Flc Cgil Catania – vogliamo coinvolgere le famiglie, il cui futuro dei figli è affidato ad una istituzione che il Governo Renzi vuole trasformare in un’azienda senza profitto, scardinando modelli formativi e gestionali, violando i principi democratici saldamente invocati dalla nostra costituzione”. “Un disegno di legge – ha aggiunto – che il solo scopo di distruggere l’unico cosa che è rimasta di un’istituzione che cade a pezzi e cioè, la buona volontà dei docenti che finora hanno retto la scuola pubblica nonostante tutto. Noi portiamo avanti un diritto che appartiene alla società e alle famiglie e no è una battaglia dei sindacati”.

“La nostra è una unitarietà di sostanza reale, stamattina lo abbiamo dimostrato ancora una volta – ha sottolineato Pippo Denaro, segretario Cisl Scuola – studenti e famiglie hanno seguito la nostra iniziativa. Noi continuiamo la nostra battaglia per una scuola di qualità e al servizio del cittadino: vogliamo la immissione in ruolo dei precari, il contratto nazionale di lavoro, la collegialità e certamente il preside sceriffo non appartiene alla nostra cultura, noi siamo convinti che riusciremo a far cambiare questo ddl”.

“La nostra è una lotta per il dialogo finora disatteso – ha proseguito Salvo Mavica, segretario Uil Scuola – questo ddl ha davvero poche cose buone, e per di più insignificanti rispetto alla portata negativa dell’intera impalcatura su cui si vuole riformare la scuola, quelli a rischio non sono i docenti, ma soprattutto gli alunni e quindi, il nostro futuro”.

“Abbiamo organizzato dei presidi in tutto il territorio nazionale di docenti, personale Ata e famiglie – ha ricordato Giovanni Tempera segretario provinciale Snals – il Governo sta minando il sistema educativo del nostro paese, questo ddl deve essere ritirato o profondamente modificato per ridare dignità alla scuola pubblica”.

“Non è una riforma è un meccanismo che mira a destrutturare la scuola pubblica, non ci sono risorse e si spaccia per assunzioni le immissioni in ruolo a cui il governo è obbligato per sentenza europea – ha concluso Filippo Tortorici, Gilda – La buona scuola la fanno i docenti e gli alunni”.

 

Di admin

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