PRIMA FIRMATARIA LA DEPUTATA PD LUISA ALBANELLA PARTECIPA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE LAVORO ALLA CAMERA ON. CESARE DAMIANO

On Cesare Damiano
On Cesare Damiano

Il presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano e la parlamentare nazionale del partito democratico Luisa Albanella presentano  il disegno di legge sulla regolamentazione delle attività svolte dai call center e di tutela dell’occupazione (modifiche al decreto-legge 22 giugno 2012 n° 83, convertito dalla legge 7 agosto 2012, e al decreto legislativo 10 settembre n° 276) elaborato a conclusione dell’indagine conoscitiva sul settore avviata l’anno scorso dalla Commissione Lavoro.

Un settore, quello dei call center che con i suoi 82 mila lavoratori ( tra dipendenti ed esterni o temporanei) mille e 400 operatori, che producono un fatturato di oltre 2,3 miliardi di euro e un valore aggiunto di 1,3 miliardi di euro (dati Istat 2011), cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni senza un’organica regolamentazione a cominciare dalle condizioni dei lavoratori, i contratti, le garanzie negli appalti (aggiudicati con il criterio del massimo ribasso e l’esclusione delle spese connesse al costo del personale e della sicurezza sul lavoro) e i processi di delocalizzazione verso Paesi non appartenenti all’Unione europea.

Uno dei punti più importanti introduce una clausola “salva incentivi” ovvero  la restituzione dei fondi percepiti negli ultimi 5 anni, punendo le imprese  che dopo aver “depredato ” in patria decidono repentinamente di delocalizzare, queste imprese “furbe” saranno costrette a risponderne restituendo il valore nominale dei vantaggi ricevuti maggiorati degli interessi legali.

Segr. Gen Davide Foti
Segr. Gen Davide Foti

Degno di nota l’intervento del segretario SLC CGIL Davide Foti, che al margine della conferenza ha portato in assemblea la voce dei lavoratori, che sono direttamente colpiti dal “controllo a distanza” ( art. 4 L.300) e che potrebbero avere più garanzie se questo disegno di legge avesse pronta realizzazione, Damiano è positivo, ma la sua risposta sorniona è stata: “non dire gatto se non l’hai nel sacco”.

 

Si avverte anche l’esigenza di un ulteriore controllo sui  dati personali, che migrano verso l’estero, cercando – come precisa Damiano- di ottenere la massima copertura e sicurezza per i dati sensibili. Aggiunge che: “abbiamo sentito il Garante della privacy e la questione è stata al centro della nostra indagine per meglio tutelare, così come già avviene in Italia tutti quei dati che oltre confine, in alcuni casi, non hanno stessa tutela.

Il disegno di legge reintroduce  l’Osservatorio nazionale sui call center per analizzare e valutare l’evoluzione tecnica, economica e normativa del settore, anche con riferimento al fenomeno delle delocalizzazioni, istituendo anche il registro delle società che svolgono attività di call center; regola appalti pubblici per i servizi di call center, introducendo il criterio l’offerta economicamente più vantaggiosa (anziché il minimo ribasso); introduce la tutela dell’occupazione in caso di successione negli appalti.

Questo nostro lavoro è stato molto dettagliato e proficuo per cconoscere la situazione nei dettagli, il nostro disegno di legge è condiviso da imprese e sindacati, le parti sembrano convergere, speriamo che l’ostacolo non venga dal Governo e dall’alleato di centro destra”.

 

IMG_5097

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »