I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Catania, insieme agli Ispettori civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, proseguono nel mantenere alta la guardia nei controlli di prevenzione in edilizia e nella lotta senza quartiere al lavoro nero e al malaffare che attorno ad esso ruota. L’impiego dell’Arma nello specifico settore venne disposto con legge nel 1937 ed è, anche per l’esperienza acquisita nei decenni, una delle competenze istituzionali della Linea Specializzata: a maggior tutela degli imprenditori onesti e contribuenti, nonché della libera concorrenza. A tali controlli l’Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana attribuisce un’importanza fondamentale, essendovi connessa peraltro la competenza dei Carabinieri e degli Ispettori civili del Lavoro, nell’irrogare le c.d. ”prescrizioni”, prerogativa che gli consente di garantire l’iter della procedura dall’accesso in azienda all’archiviazione del fascicolo: procedure che richiedono attenzione e rigore. I controlli degli ultimi dieci giorni si sono svolti prevalentemente in provincia.

Gli operanti nel complesso hanno:

  • carabiniericontrollate 14 ditte e verificate 31 posizioni lavorative;
  • scoperto 12 lavoratori in nero su 19 presenti in sei diverse società che sono state sottoposte alla sospensione dell’attività imprenditoriale (1 in nero su 1 presente; 1 in nero su 3 presenti; 3 in nero su 8 presenti, 2 in nero su 2 presenti; 2 in nero su 3 presenti; 2 in nero su 2 presenti) con conseguente oblazione di 1950€ per ogni sospensione e maxi sanzione di 4000€ per singolo lavoratore;
  • verificato 5 lavoratori irregolari , ossia con contratti non corrispondenti ai contratti nazionali di lavoro del settore;
  • contestate sanzioni amministrative per 125.400,00€;
  • elevate ammende 11 ammende per 109.381,00€;
  • recuperati contributi e premi assistenziali per 292.000,00€;

Nel corso delle operazioni i militari controllavano:

  • un primo cantiere edile, a Paternò, in cui rilevavano la mancata sorveglianza sanitaria e la mancata formazione/informazione dei lavoratori, nonché la mancanza dei parapetti nel ponteggio e di idonei locali igienico assistenziali; allo stesso veniva sospesa l’attività imprenditoriale per l’impiego di 2 lavoratori in nero su 2 presenti;
  • un secondo cantiere edile, ancora a Paternò, in cui l’imprenditore aveva omesso l’utilizzo di parapetti nel ponteggio, non aveva delimitato la zone del montacarichi, oltre alla solita mancanza della sorveglianza sanitaria e delle formazione/informazione dei lavoratori; anche questi subiva la sospensione dell’attività imprenditoriale per avere impiegato 2 lavoratori in nero su 3 presenti;
  • un terzo cantiere edile, ad a Calatabiano, in cui l’imprenditore non aveva predisposto i parapetti nei ponteggi,
  • un quarto cantiere edile, a Trecastagni, in cui l’imprenditore aveva omesso i parapetti nel solaio, non aveva predisposto mezzi di protezione per le persone in transito, non aveva istallato un idoneo impianto elettrico;
  • un quinto cantiere edile, ancora a Trecastagni, in cui l’imprenditore non aveva assicurato ai lavoratori l’assistenza sanitaria, né idonei locali igienico assistenziali;
  • un sesto cantiere edile a Sant’Alfio, in cui emergeva la mancanza di vie libere per la circolazione di persone e mezzi nel cantiere: nello stesso venivano inoltre sorpresi 2 lavoratori in nero su 2 presenti e sospesa l’attività imprenditoriale.

tutti venivano deferiti all’AG catanese.

Ma le operazioni dell’ultima decade proseguivano anche nel settore commerciale facendo emergere un ulteriore spaccato d’illiceità e portando a scoprire:

  • un chiosco bar ad Acireale in cui era impiegato 1 lavoratore in nero su 1 presente: sospesa l’attività imprenditoriale;
  • un altro chiosco bar ancora ad Acireale in cui era impiegato 1 lavoratore in nero su 3 presenti: sospesa l’attività imprenditoriale;
  • un’ebanisteria anche in Acireale in cui venivano impegnati 3 lavoratori in nero su 8 presenti: sospesa l’attività imprenditoriale: la stessa in sede di successiva ispezione risultava ancora aperta e così l’imprenditore veniva anche deferito all’AG per inosservanza delle disposizioni di sospensione ricevute.

Le nuove normative promanate con il Job Act , favoriscono le assunzioni, specie quelle a tempo indeterminato e quindi l’emersione perdurante di lavoro nero, non significa più solo la difficoltà attuale in cui versa il mondo del lavoro, ma anche una abitudine all’illecito su cui i Carabinieri vegliano senza tregua. Oggi bisogna iniziare a capire chi, nonostante le agevolazioni introdotte dall’attuale Governo, scelga ancora di rimanere nell’ombra della mancata dichiarazione dei propri dipendenti alla Pubblica Amministrazione.

I Carabinieri della Tutela del Lavoro e gli Ispettori civili della Direzione Territoriale del Lavoro di Catania, restano a disposizione della cittadinanza che voglia denunciare episodi di vessazione e di irregolarità: professionisti pronti ad ascoltare. In alternativa le Stazioni Carabinieri del territorio, lavorano in stretta sinergia coi militari della Tutela del Lavoro cui fanno giungere tempestivamente le segnalazioni di competenza. Nei prossimi giorni proseguiranno le attività di controllo con la variazione degli orari e degli obiettivi.  

Di admin

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