L’allarme l’abbiamo lanciato da mesi. Tutta San Giovanni Galermo chiede all’amministrazione centrale di correre ai ripari ed intervenire in modo risoluto sulla riqualificazione definitiva del parcheggio scambiatore di Largo Abbeveratoio. Un fronte comune, di cui il sottoscritto Giuseppe Zingale vice presidente parcheggio scambiatore san giovanni galermo (1)della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo” si fa portavoce, per dire basta al degrado, al vandalismo ed ai furti. L’intera struttura versa in condizioni pietose e chi ne fa le spese sono i cittadini.

Eppure il parcheggio scambiatore è ampiamente utilizzato dai sangiovannesi e non solo. Decine di auto, scooter e furgoni posteggiate per evitare di intasare via Misericordia, dove si trova l’ingresso del cimitero, e via San Giovanni Battista. Chiedo quindi al Sindaco di avviare qui una progettazione nel breve ,medio e lungo periodo che porti l’impianto ad essere completamente ristrutturato e consegnato alla cittadinanza. Un sito inaugurato nel 2007, dall’allora sindaco di Catania Umberto Scapagnini, con lo scopo di snellire il traffico. Secondo i progetti iniziali i pendolari, provenienti dai paesi dell’hinterland etneo, avrebbero parcheggiato qui la propria vettura e, successivamente, raggiunto il centro di Catania utilizzando i mezzi pubblici. Ancora oggi San Giovanni Galermo aspetta che il parcheggio sia aperto ufficialmente visto che mancano ancora i necessari collaudi che assicurino la completa fruibilità della zona. Nel frattempo, all’interno dell’area, ha regnare è la sporcizia, il vandalismo e l’abbandono. Segnali inequivocabili che qui, senza una progettazione radicale, il quartiere si ritroverà, ancora per tanti anni, una grossa incompiuta. In passato mi ero attivato, con l’allora consiglio municipale, per rendere operative tutte quelle proposte necessarie a ridare decoro al parcheggio. Iniziative che avevano portato ad abbellire l’area con murales appositamente creati da artisti di strada. Oggi queste prospettive non sono cambiate e restano le esigenze di un territorio che soffre la cronica carenza di servizi ed infrastrutture adeguate. Con centinaia di stalli al suo interno, il parcheggio rappresenta anche un’area di raccolta per la gente in caso di terremoto.

 

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