Servizio di G.N. – Una grande risorsa dei nostri tempi, ma anche un pericolo reale, se non adeguatamente maneggiata. Parliamo della “rete” internet, che ormai riempie le nostre giornate, e in particolare quelle dei nostri figli, “nativi digitali” spesso ignari delle trappole nascoste nel mondo virtuale. Ai genitori e al personale scolastico si è rivolta una tavola rotonda organizzata dall’istituto comprensivo “Federico II di Svevia” di Mascalucia, inserita nell’ambito del “mese della sicurezza e della trasparenza sul web”.

All’incontro hanno partecipato in qualità di relatori: Marcello La Bella, dirigente del Compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni “Sicilia orientale” (che ha parlato delle nuove violenze all’epoca di internet); don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter (che si è soffermato sul rapporto fra social network e pedofilia), e Corrado Fatuzzo, ex dirigente della Polizia di Stato, membro dell’Unuci (che ha affrontato il tema della radicalizzazione religiosa dei giovani attraverso il web). Presenti fra il pubblico anche Giovanni Leonardi, sindaco di Mascalucia,  Natale Ferlazzo, presidente provinciale dell’Unuci e Giuseppe Coco segretario Unuci. Il comandante della compagnia dei Carabinieri di Gravina di Catania è stato rappresentato dal comandante della tenenza di Mascalucia.

MASCALUCIA 3“I reati commessi tramite internet in molti casi non sono nuovi: quello che cambia è la loro piattaforma potenzialmente illimitata, dal punto di vista territoriale e temporale”, ha spiegato La Bella, che ha invitato i genitori ad essere consapevoli dei rischi. “Non commettete l’errore di pensare che internet sia un mondo solo virtuale – ha ammonito –: controllate, vigilate, tenete alta la guardia”. Il dirigente della Polizia postale ha affrontato il tema della pedofilia on line, illustrando le più frequenti tecniche di adescamento, e quello del cyberbullismo, ovvero degli atti di bullismo compiuti attraverso le nuove tecnologie. “Non vogliamo demonizzare il web – ha puntualizzato –, ma ricordiamoci che l’interesse superiore è uno solo: la tutela del minore”.

MASCALUCIA 2Don Fortunato Di Noto, che dal 1989 con l’associazione Meter lotta contro la pedofilia e lo sfruttamento dei bambini, ha mosso il suo intervento dalla constatazione che esiste una vera e propria “emergenza educativa”. “Spesso ci sono bambini orfani con genitori vivi – ha detto –, abituati a riempire con internet i loro vuoti affettivi”. È compito dunque di genitori e insegnanti recuperare il senso di responsabilità insito nella “missione educativa”, tornando ad essere punti di riferimento per i propri figli. Questo comporta anche il bisogno inevitabile di aggiornarsi sulle nuove tecnologie, per comprenderne al meglio le dinamiche e quindi tutelare i minori da eventuali abusi. Basterebbe già seguire alcune semplici regole (a partire da quella di non pubblicare foto di bambini sui social), per “navigare” in sicurezza.

CONVEGNO MASCALUCIA 1A chiusura del dibattito, Corrado Fatuzzo ha voluto lanciare alcuni spunti di riflessione su un altro pericolo della “rete”, già ampiamente diffuso nel resto d’Europa e in parte nel nord Italia: la radicalizzazione religiosa giovanile tramite internet. Anche questa riguarda in prevalenza ragazzi giovanissimi, “in crisi d’identità e attratti dalle sirene del Califfato, che offre mediaticamente una possibilità di riscatto sociale”. Pure qui – come nella pedofilia on line – siamo in presenza di un adescamento subdolo, che fa presa su personalità fragili dei giovanissimi, esponendoli alla fascinazione della violenza mistica. “Nel giro di pochi anni potremo fare i conti sempre più spesso con questo fenomeno – ha ribadito Fatuzzo – e non dobbiamo farci trovare impreparati”.

Al termine dell’incontro, la dirigente scolastica dell’istituto Giuseppina Consoli ha voluto ringraziare i membri del suo staff e tutto il personale scolastico che si è prodigato per la buona riuscita dell’evento, e per il significativo lavoro svolto in questo mese con gli studenti sul tema della legalità. A testimoniarlo gli elaborati grafici appesi alle pareti dell’aula magna, tutti di pregevole fattura.

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