L’amministrazione comunale di Catania presenta in pompa magna la variante del piano urbanistico del centro storico. In previsione la trasformazione dell’ospedale Vittorio Emanuele in un centro di servizi sociali, la demolizione dell’opera in cemento che ricopre l’edificio storico del Santa Marta e l’abbattimento del muro doganale. Alla proposta avanzata dal sindaco Enzo Bianco e dalla sua giunta risponde annunciando ferma opposizione il consigliere comunale Manlio Messina, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – An. «L’ennesima variante avrà una durissima opposizione da parte nostra. O Piano regolatore o nulla – afferma – la città di Catania non è solo centro storico, una variante al centro favorirebbe solo una parte di cittadini e soprattutto tutti quei proprietari che hanno investito acquistando immobili fatiscenti e che si ritroverrebbero ad aver concluso un buon affare.» «È inaccettabile che il sindaco ignori totalmente le periferie ed i quartieri più popolosi e bisognosi come Librino, Monte Pò e Picanello. Non possiamo tollerare che questa città abbia figli di serie A e figli di serie B – continua Messina – Bisogna adottare il Piano Regolatore Generale per dare un indirizzo unico e definito a tutta Catania nel segno della continuità e della coerenza urbanistica». «La rigenerazione di cui parla tanto il sindaco Bianco non può certo mirare al solo centro storico, dove si sta meglio, ma deve avere riguardo per i quartieri più difficili.» L’amministrazione comunale vanta di continuo la classificazione ed il censimento operato sugli immobili del centro storico «in verità Bianco dovrebbe piuttosto procedere a fare la conta dei danni provocati da disamministra» conclude Manlio Messina.

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