Il quotidiano La Sicilia oggi, per la prima volta o quasi, si interessa a me ed al mio impegno in politica in seno al consiglio comunale. Non sono mai stato contattato in 8 anni di attività per informare la cittadinanza sul lavoro che svolgiamo regolarmente all’interno della sesta commissione attività produttive, oggi con tanto di articolo e fotografia mi si dipinge come il grande assente. Ci tengo a precisare che le mie assenze in consiglio sono frutto di una serie di motivazioni chiare e precise, tutt’altro, rispetto al messaggio che qualcuno vorrebbe far passare. 1) Da tempo ormai il mio ruolo in consiglio comunale è d’opposizione nei confronti di un’amministrazione sorda che certamente non merita il sostegno del consiglio comunale tutto. A tal proposito basta pensare che non c’è più maggioranza in aula già da un paio d’anni. 2) Il consiglio comunale si riunisce con insistenza e da molto tempo ormai sempre per la trattazione degli stessi ordini del giorno. Debiti fuori bilancio e varianti urbanistiche sembrano essere diventati i temi cardine da trattare per risollevare le sorti di una città in agonia. 3) Ad oggi, e dopo 3 anni, non mi vengono in mente delibere avanzate da questa disamministrazione che abbiano toccato temi di interesse generale di sviluppo o di interesse del cittadino. 4) La fase delle comunicazioni, che da tempo rappresenta il massimo momento di partecipazione e contributo concesso all’intero consiglio comunale oramai si traduce in un semplice sfogo da parte nostra che avviene nell’assoluta indifferenza da parte dell’amministrazione rappresentata quasi sempre ed esclusivamente dal solito assessore D’Agata. 5) La delega del commercio è stata assunta direttamente dal sindaco Bianco che oltre a non partecipare mai ai lavori del consiglio comunale è riuscito nell’impresa inimmaginabile di far rimpiangere perfino l’assessore Mazzola, lasciando gli uffici delle attività produttive allo sbando e privi di qualsivoglia programmazione. Nel definirmi assente non si tiene conto delle assenze, anche numerose, dettate dal ruolo d’opposizione che molto spesso ci costringe ad uscire o a non partecipare al fine di far mancare il numero legale; non nascondo che il periodo in questione mi ha visto impegnato in vicende personali e familiari che con tutto il rispetto per l’organo consiliare hanno avuto priorità nei confronti delle varianti urbanistiche proposte dall’ amministrazione Bianco. Detto ciò, non criticando chi lo fa, non ho mai partecipato e non parteciperò mai a sedute di consiglio comunale il cui esito è già noto sin dalle prime ore del mattino al solo fine di percepire un gettone in più o con l’intento di migliorare una statistica sterile e del tutto irrilevante come anche La Sicilia ha avuto il buon gusto di specificare alla conclusione dell’articolo.

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