<<Uno sbarco, l’ennesimo al porto di Catania, oltre 500 profughi attesi da ieri mattina per l’oramai consueto accoglimento; ad attenderli 100 operatori della Polizia di Stato, oltre la  Croce Rossa e volontari vari>>, ha dichiararlo è il Segretario Prov. Del Siap, Tommaso Vendemmia.

<<Un caldo afoso, accompagna i poliziotti e volontari – continua Vendemmia – in questa mattinata catanese e ancora sotto le illogiche e inospitali tende a soffrire il caldo. Anche questa volta i poliziotti devono sollecitare la prefettura a provvedere  alle normali attrezzature logistiche, si perché,  dopo anni  e anni,  la prefettura catanese tratta la polizia come un ente subordinato  e non come forza di sicurezza, i poliziotti devono sopperire a quelle lacune ormai consolidate in questa città. Quindi alla richiesta dei mancanti gazebo sottobordo che servono alla Scientifica anche per effettuare le fotosegnalazioni a riparo del sole, e che qualcuno ha dimenticato di installare, ecco arrivare la risposta stizzosa dalla prefettura, infastidita da questi operatori pretenziosi.  Signor Prefetto, è con grande rispetto  che il SIAP chiede un intervento presso i Suoi uffici affinchè si normalizzi il rapporto con i Dirigenti e poliziotti,  impegnati in questi servizi delicati, non è possibile che la disorganizzazione di qualche funzionario,  sia oggetto di “richiamo” nei confronti di chi è preposto a svolgere un servizio di sicurezza>>.

<<Già Il SIAP – conclude il Segretario Provinciale – aveva lamentato la precaria organizzazione, la mancanza di logistica, perfino dell’acqua che ricordo la prefettura non fornisce alla polizia. Il Siap ringrazia la Croce Rossa e la protezione civile a nome dei colleghi,  per la cortesia dimostrata in questi frangenti, ma non può che protestare per la continua assenza dell’organo governativo catanese. Noi ci appelliamo al Signor Prefetto al fine di raggiungere una sufficiente organizzazione logistica e strutturale affinchè i poliziotti possano svolgere in serenità il proprio lavoro>>.

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