Alessandro Messina, 45 anni, dipendente di Trenitalia, sposato con due figli, alla terza mandato da consigliere comunale a Catania, è approdato alla Lega di Matteo Salvini. Oggi, il passaggio è stato formalizzato in conferenza stampa, presenti i vertici del partito, con il commissario regionale della Lega Sen. Stefano Candiani, il Commissario provinciale Anastasio Carrà, il Commissario cittadino Alessandro Lipera, l’assessore comunale Fabio Cantarella, il deputato regionale on. Giovanni Bulla, il presidente del VI Municipio Alfio Allegra e i consiglieri di Municipio Diego Strano e Davide Maraffino. Alessandro Messina ha cominciato a fare politica all’età di 23 anni, nella qualità di consigliere di quartiere fino al 2005 quando è diventato il presidente della prima Municipalità.
“Entro in gruppo di lavoro -ha spiegato Messina-un gruppo di lavoro esigente, ho dovuto superare una sorta di concorso per entrare nella Lega.
Qui in Sicilia siamo abituati alla compravendita dei consiglieri comunali, io, invece, ho sposato il modello Lega fatto di ascolto delle istanze della società e di concretezza nell’azione politica, come testimoniato dall’investimento di Matteo Salvini nel Meridione. Soprattutto, Lega significa rigore”.
Messina, inoltre, ha sottolineato che “io mai sono stato a sinistra, sono stato per sei mesi in una lista civica che aveva
un obiettivo, che è stato disatteso, dopo sei mesi sono tornato a casa mia, nel centrodestra”. Dal consigliere è stato sottolineato altresì che si tratta di un “progetto popolare, non di Palazzo. Lavoreremo assieme a Salvo Pogliese, saremo alleati, ma porteremo anche le nostre idee”. Per questo da Messina è arrivata qualche domanda: “”dobbiamo capire perchè in alcune partecipate c’è gente di centrosinistra, perchè i dirigenti che erano con Bianco sono ancora qui?”
Il significato di questo passaggio è stato oggetto di numerosi interventi.
“Entrare nella Lega -ha spiegato il Commissario provinciale Carrà- significa affrontare un percorso serio, non certo, con una espressione che dà l’idea, del primo che capita. Alessandro Messina, infatti, vive il territorio, lo conosce da tre mandati affrontati con competenza, qualità e capacità.” Oggi, il percorso politico di Alessandro Messina incontra la Lega, come accade anche per i consiglieri di Municipio Diego Strano e Davide Maraffino, che sono stati presentati alla stampa e hanno espresso da parte loro propositi di impegno e di ringraziamento per l’opportunità ricevuta.
Carrà ha ricordato anche che la Lega è presente all’Ars: oggi durante l’incontro con i giornalisti è stato presente l’on. Giovanni Bulla, in rappresentanza del territorio etneo. “Se oggi la Lega in Sicilia è così radicata sul territorio -ha aggiunto il Commissario provinciale di Catania- lo dobbiamo anche al nostro Stefano Candiani. “ E con una battuta Carrà ha lanciato un’idea: “ormai gli daremo la cittadinanza onoraria magari a Motta S.Anastasia.”
Responsabilità verso i cittadini e concretezza nel risolvere i problemi: queste le direttive di massima dell’azione politica della Lega ribadite oggi. Due principi evidenziati, nel suo intervento, dal commissario regionale, il Senatore Stefano Candiani. “ Se c’è un accordo politico, se c’è un impegno preso, quell’impegno non si tradisce -ha dichiarato Candiani- questo è un denominatore comune che nella politica della Lega Matteo Salvini ha saputo tracciare come distanza fra la politica della Lega e il resto.” Di qui il riferimento alla città di Catania e alle vicende seguite alla dichiarazione di dissesto del comune. “Non abbiamo fatto un ‘salva Catania’ -ha continuato Candiani- ma abbiamo dato una risposta ai cittadini di Catania. Qualcuno pensava di fare qualcosa per Roma, noi abbiamo detto che non si possono trascurare gli altri comuni.” Ha ricordato il commissario regionale: “nel momento in cui con il sindaco, con l’assessore al bilancio ci si trovava dall’altra parte del telefono mi rispondeva il Ministero delle Finanze, la segreteria del sottosegretario Castelli che diceva ‘se volete i soldi per il salvaCatania prendeteveli da quota 100’. Questo -ha sottolineato Candiani- non è l’approccio che ci contraddistingue, abbiamo agito senza guardare in faccia al colore dell’amministrazione”. Il Senatore Candiani ha annunciato che “Matteo Salvini tornerà, sarà nei prossimi giorni a Catania non per andare in tribunale ma per parlare con i cittadini di Catania. Se qualcuno pensa con questo tipo di azioni di poterne fiaccare la determinazione (riferimento alle note vicende della “Gregoretti, ndr) ha sbagliato a capire”. Da parte del commissario regionale, poi, è arrivato l’annuncio di un incontro nella stessa giornata di oggi con gli agricoltori, a Siracusa, per affrontare anche il tema dei furti in agricoltura. “Qui a Catania, in Prefettura -ha ricordato Candiani.-l’anno scorso venni come sottosegretario su mandato di Matteo Salvini per affrontar lo stesso problema, furono date delle indicazioni molto precise, furono impartite delle disposizioni alle forze dell’ordine e furono presi degli impegni da parte della Regione. Laddove sono state mantenuti gli impegni, nel calatino, le cose sono migliorate, non si capisce perchè una volta che il Ministero degli Interni ha cambiato mano le cose si sono rallentate”.
L’assessore Cantarella, responsabile enti locali del partito per la Sicilia Orientale, ha ricordato anche lui l’impegno del partito per salvare Catania dopo la dichiarazione del dissesto e ha aggiunto: “quando l’ottimo Stefano Candiani si è insediato alla guida del partito avevamo 50 mila preferenze alle nazionali, alle Europee solo Matteo Salvini con il voto di preferenza ha raccolto 181 mila preferenze in Sicilia.”