La demagogia del “M5s” e dei suoi sostenitori la descrive come un “colpo alla casta”, in realtà è al contrario una spinta ad una “casta privata”, in un paese dove gli sprechi si consumano non in politica, ma nell’economia, come nel caso dell’ennesimo “prestito-ponte” per Alitalia, a premiare manager incapaci.
Parlano chiaro i promotori dei comitati per il “no” al referendum del 29 marzo prossimo sul “taglio dei parlamentari”, che stamane, nella Sala Coppola del Comune di Catania, hanno presentato le loro idee e le loro proposte in vista del voto del 29 marzo. Ivan Maravigna, Giovanni La Magna e Dylan Toscano hanno illustrato gli aspetti essenziali della battaglia per fermare la riduzione dei parlamentari, di fatto una “ferita” al nostro Paese. Di qui, lo slogan “Io non taglio la democrazia”.
Sono state presentate, quindi, le iniziative messe in campo in vista della battaglia referendaria del 29 marzo, a comiciare dalle procedure per formare i comitati, spiegando il senso dell’iniziativa e i valori democratici che la contraddistinguono.
Ivan Maravigna ha sottolineato il rischio legato alla creazione di una “casta privata, in mano agli oligarchi di partito”. Giovani La Magna, da parte sua, ha evidenziato le esigenze di una “battaglia culturale, che va combattuta contro chi parla alla pancia del nostro Paese.”
Ha spiegato La Magna: “questa iniziativa ‘io non taglio la democrazia’ si concretizza in comitati associazioni che nascono spontaneamente per affrontare sul territorio un confronto aperto per difendere la rappresentanza democratica. Nei prossimi giorni proporremo delle iniziative a tutti i livelli. Vogliamo fare anche grandi assemblee a completamento di questo lavoro sul territorio”
Dylan Toscano ha espresso le posizioni del mondo universitario, ricordando i problemi quotidiani dei giovani, a cominciare dalla disoccupazione. Numerosi sono stati poi gli interventi dei partecipanti all’incontro che hanno mostrato una forte determinazione per affrontare questa battaglia refendaria.