Di Monica Colaianni – Venerdì scorso presso la sala consigliare del Comune di Catania è stato presentato il progetto  CA.T.A.N.I.A – Capacitybuilding Temi e Approcci nuovi per l’Integrazione e l’Accoglienza«Siamo molto orgogliosi – dichiara Giuseppe Lombardo, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania – di ospitare e promuovere nella nostra città un progetto che fa dell’inclusione uno strumento fondamentale di sviluppo. È un’iniziativa nella quale il Comune di Catania crede fortemente non soltanto in qualità di Ente Capofila, ma perché rafforza ancora di più la sinergia tra pubblico e privato sociale, contribuendo a innalzare il livello di qualità dei servizi offerti ai cittadini stranieri».

Il progetto è stato finanziato dal Fondo Asilo , Migrazione e Integrazione. Partner del Comune di Catania il Consorzio Sol.Co., la Cooperativa sociale Prospettiva, l’Associazione Eris, la Cooperativa sociale Fenice e Marinella Garcia. Tra gli obiettivi quello di migliorare la gestione del fenomeno migratorio attraverso una programmazione qualificata dei servizi e degli interventi di accoglienza messi in campo dagli enti pubblici, inoltre vuole creare percorsi virtuosi che guardano alla migrazione come un’occasione di crescita per i territori e le comunità.

Le azioni da mettere in campo: l’analisi e la mappatura dei servizi e dei bisogni emergenti; l’aggiornamento e il rafforzamento delle competenze professionali e relazionali degli operatori pubblici addetti ai servizi dedicati alle migrazioni; l’istituzione di un servizio di mediazione culturale a chiamata e di uno sportello di consulenza a supporto degli operatori; il consolidamento della rete territoriale di intervento per l’approntamento di nuove strategie e, in fine, il piano di comunicazione per promuovere una nuova cultura delle migrazioni.

«Il progetto – dichiara Domenico Palermo, coordinatore del progetto – è un importante investimento sulle risorse umane delle Istituzioni pubbliche locali per migliorare la capacità della città di Catania, una delle principali porte d’accesso all’Europa, nella gestione del complesso fenomeno dell’immigrazione. Due gli obiettivi principali che vogliamo raggiungere: stimolare il ripensamento concettuale di tutti i luoghi comuni legati alla figura dello straniero e coniugare più efficaci politiche di integrazione per creare più sicurezza. La storia e l’esperienza insegnano che l’esclusione dei più fragili non solo nega diritti fondamentali delle persone ma innalza il livello di minaccia e di conflitto sociale. Non è dunque con maggiore esclusione che vinceremo la sfida delle migrazioni».

«È un’occasione che non potevamo perdere, un nuovo modo di ripensare alla cultura delle migrazioni, che attraverso una rete territoriale solida sia in grado di proporre nuove strategie e modelli di intervento», ha sottolineato Lucia Leonardi, responsabile del progetto e incaricata di Posizione Organizzativa – Azioni di Sistema all’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Catania.

Più di 160 operatori si confronteranno con i maggiori esperti italiani ed europei su numerose tematiche legate all’accoglienza.

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