In Medicina Tradizionale Cinese i cibi hanno una loro vitalità, con ciò si intende il fatto che hanno una loro “energia nutriente”, definita Jing ossia “energia vitale”.
In questo articolo la Naturopata e dott.ssa in Infermieristica, Scienze Cognitive Susanna Maggione, delinea la differenza tra il sapore amaro e il sapore dolce.
Ci sono cibi ricchi in Jing come i semi, i germogli, la frutta (se maturata sulla pianta e coltivata in modo biologico). Il massimo del Jing è presente nella fase di germogliazione e maturazione (dopo aver assorbito l’energia solare). I cibi conservati, congelati, coltivati in serra, transgenici contengono poco Jing, quelli coltivati in terre lontane contengono un Jing molto diverso dal nostro. Il sapore è uno degli aspetti più fini del cibo, ma è meno sottile, più Yin rispetto al Jing stesso. Questo ha un impatto sulla materia, intesa come forma corporea.
In medicina cinese si distinguono cinque sapori fondamentali e due accessori, tra questi vi sono: l’Acido-aspro, l’amaro, il dolce, il piccante, il salato, l’insipido, l’astringente.
Il sapore amaro in Medicina Cinese è associato al movimento Fuoco. I cibi amari, grazie all’effetto di purificare il Calore e drenare l’Umidità, sono in grado di sostenere e rafforzare il Cuore, oltre che i vasi sanguigni, se assunti in corrette quantità.
Il sapore amaro (ku) è dunque un sapore collegato, nei Cinque Movimenti, al Fuoco: all’organo Cuore (Yin), e al viscere Intestino Tenue (o Piccolo Intestino), (Yang).
È un sapore rassodante, cioè tende a dissecare le componenti umide, con un processo di prosciugamento che elimina i Liquidi. Purifica anche il Calore, meglio ancora se associato ad un alimento di natura fresca o fredda, ed ha un’azione calmante e sedativa. È un sapore di natura Yin, va verso l’interno ed il basso, e ha anche una proprietà evacuante. Alcuni alimenti di natura amara sono:
segale, cicoria selvatica, carciofo, catalogna, indivia, scarola, ortica, tarassaco, caffè di cereali, tè nero, tè verde (entrambi i tè hanno una componente amara ma anche dolce), cacao (ha anche una parte dolce), rosmarino, salvia (queste ultime due erbe aromatiche hanno anche una parte piccante). L’eccesso di sapore amaro nuoce al Cuore, debilita i Polmoni e la pelle, disperde l’energia delle ossa e del Rene, indebolendo quest’ultimo. Tuttavia, ci sono alcuni alimenti amari il cui legame con il Cuore è invece particolarmente evidente, primi di tutti il cacao, il caffè ed il tè ed il loro “eccesso” può ledere la Loggia Fuoco.
La direzione del sapore amaro è chiaramente una direzione verso il basso. Anzi, bisognerebbe dire: giù e poi fuori, poiché il sapore amaro drena e purifica attraverso urine e feci. Il sapore amaro agisce in tutti i sistemi funzionali che sono associati ad Organi aperti verso il basso, e cioè Fegato e Vescica Biliare (cistifellea), Stomaco, Intestino Tenue e Crasso, e inoltre Rene e Vescica. Per quanto riguarda l’urina e l’aumento della diuresi possiamo in senso lato comparare l’effetto degli alimenti amari con quelli di sapore insipido, anch’essi diuretici. Per quanto riguarda la capacità di drenare attraverso le feci il sapore amaro è il migliore. Così, quando si tratta dei sistemi funzionali di Fegato e Vescica Biliare (cistifellea), dai quali è possibile drenare prevalentemente attraverso le feci, dovremmo affidarci al sapore amaro come sapore terapeutico.
Per capire cosa venga drenato dal sapore amaro, bisogna guardare più che altro la natura dei singoli alimenti. In combinazione con una natura fredda o fortemente rinfrescante questo sapore purifica Calore e drena Umidità-Calore. Esempi per alimenti con questi effetti sono soprattutto le verdure con componenti amare, come il cetriolo (dolce-amaro), il tarassaco (amaro-dolce), l’indivia e scarola (amaro), il crescione (piccante-amaro-dolce), il carciofo (amaro-dolce-salato), le bietole (dolce-amaro) e inoltre il tè verde (amaro-dolce). Se infine la natura termica è tiepida o calda, come per molte erbe aromatiche con un sapore amaro aggiuntivo, per esempio il rosmarino, allora l’effetto drenante si associa a quello mobilizzante del piccante. Tuttavia, in tutti gli alimenti amari esiste il rischio di drenare insieme al Patogeno-umidità anche sostanze fisiologiche preziose (come la perdita di sali minerali con le urine, a causa dell’abuso di caffè, per esempio). Anche e soprattutto le bevande amare come il tè e il caffè dal punto di vista della Medicina Cinese contribuiscono alla perdita di sostanze preziose (a parte il tè verde ed alcune miscele di tè particolarmente pregiate che possono sostenere l’organismo con l’apporto di minerali e oligoelementi preziosi). Per quanto riguarda la digestione, il sapore amaro si dirige verso il basso ed ha un effetto differente sui due sistemi funzionali di Stomaco e Milza.
Lo Stomaco dirige il suo Qi verso il basso, mentre la Milza lo porta verso l’alto.
Per quanto riguarda lo Stomaco il sapore amaro è utile in caso di stasi di cibo o di un Qi di Stomaco che si ribella verso l’alto con eruttazione, nausea o vomito. I numerosi digestivi amari, rafforzano questa dinamica verso il basso, alla quale dal punto di vista energetico fanno parte anche il rilascio di bile dalla cistifellea e lo svuotamento del colon.
Differente è la situazione per quanto riguarda il sistema funzionale di Milza.
La debolezza di Milza si manifesta in un eccessivo movimento verso il basso, e cioè con feci molli o diarrea oppure – quando il Qi di Milza affonda – con la sensazione di trazione verso il basso nell’addome o addirittura il prolasso di un organo. In tutte queste situazioni il sapore amaro può peggiorare i sintomi e dovrebbe essere evitato. L’amaro non è il sapore giusto per rafforzare una Milza debole. Se sullo sfondo di una Milza debole si accumula Umidità, essa non dovrebbe essere drenata tramite alimenti amari. In Medicina Cinese è altresì importante ricordare che “percepire” un sapore amaro in bocca può indicare patologia (se il sapore amaro perdura tutto il giorno spesso è una Sindrome di Fegato, come il Fuoco di Fegato). Anche nella fitoterapia cinese i sapori sono molto importanti poiché ogni erba è classificata secondo un particolare sapore, il quale fa in modo che quella data proprietà terapeutica della pianta entri nel canale corrispondente (le erbe acide, per esempio, entrano nel canale di Fegato).
Una quantità eccessiva di un dato sapore può danneggiare l’Organo corrispondente e anche l’Organo da questo super-inibito. Per esempio un’eccessiva assunzione di erbe “acide”, ossia “dal sapore acido”, può danneggiare il Fegato, ma anche la Milza ed i muscoli. In caso ci sia forte rabbia (come nel Fuoco di Fegato), il sapore amaro- fresco può “portare in basso” il Calore, riducendolo e dunque attenuando sintomatologie come: cefalea o chiazze rosse sulla parte anteriore del collo. L’effetto della rabbia, ovviamente, dipende anche da fattori emotivi che possono essere ben gestiti con il colloquio naturopatico, oltre che con il counseling e la psicoterapia. La funzione del Fegato di assicurare il libero fluire del Qi ha una profonda influenza sullo stato emozionale. Se dal punto di vista fisico il libero fluire del Qi di Fegato sostiene le attività fisiologiche di tutti gli Organi, dal punto di vista emozionale lo stesso libero fluire del Qi di Fegato assicura una vita emotiva equilibrata e questo avviene anche grazie all’alimentazione corretta.
Questa funzione è in particolare a carico dello Hun (Anima Eterea) che si integra e “collabora” in modo sinergico con lo Shen (Mente, Anima, Spirito).
In situazioni di squilibrio di Fegato è molto utile trattare con la digitopressione o con la cromopuntura (o con l’agopuntura, se si è medici specializzati) i punti Fegato 3 (LR3) e Pericardio 6 (PC6), (LR3 corrisponde al punto “gola” in reflessologia e ha a che fare anche con la “capacità di esprimersi, di “poter dire”). Questi due punti lavorano su Fegato e Cuore, ottimo da abbinare direttamente sui punti o da assumere per bocca il fiore di Bach Holly che lavora su tematiche inerenti la “rabbia”, “l’odio”, apportando calma, perdono e unione con il Divino, ossia contatto con l’amore superiore.
Ultimo ma non meno importante ciò che viene detto sui sogni: ne il “Su Wen” si afferma: “se il Fegato è in eccesso si sogna di essere in collera”.
Il Fegato, organo del Movimento Legno, è l’estrinsecazione delle potenzialità personali, realizza la volontà dei Reni. Questo movimento simboleggia l’uscita, l’esterno, l’impulso a realizzare sé stessi ed i propri sogni attraverso la visione di Mondi Nuovi.
Il dolce, invece, è il sapore del nutrimento, nutre il Sangue e tonifica il Qi.
Per dolce non si intende lo zucchero raffinato (che è un dolce eccessivo e in squilibrio), ma il dolce dei cereali o dei frutti ben maturi, come zucca e zucchina, la cui percezione è spesso alterata a causa del dolce tossico dello zucchero.
Questo sapore sta alla base della nostra alimentazione e dunque va dosato con cura. Il dolce è collegato alla Terra, l’elemento centrale del nutrimento, che permette tutte le trasformazioni, attraverso il flusso del cambio stagionale.
Ma cosa succede se si esagera con il sapore dolce? Si rischia di creare ristagno e accumulo di Liquidi, rallentando la digestione e sfavorendo l’assimilazione, riducendo l’assorbimento di oligoelementi e micronutrienti. Il dolce è un sapore che può essere utile per rilassarsi, è tendenzialmente Yang, infatti nei Cinque Movimenti, il sapore dolce e il sapore insipido sono abbinati alla Terra e alla Milza-Pancreas.
È chiaro che, quando si parla di dolce, non si parla né di zucchero né di dolci da pasticceria: questi sono esempi di sapore dolce “tossico”. Il sapore dolce equilibrato, invece, rilassa, armonizza e modera tutto l’organismo: è in assoluto il sapore più equilibrato. La sua natura Yang lo rende un sapore leggermente diaforetico, usato molto per tonificare, nutrire e portare energia, ed è anche umidificante. Il sapore insipido è più blando rispetto al dolce. Tra le sue caratteristiche vi è quella di promuovere la diuresi in quanto drena l’umidità e, perciò, è utile in caso di ritenzione di Liquidi dovuti a disturbi della Milza-Pancreas e del Rene.
Il dolce è il sapore più presente negli alimenti. Tra le sue proprietà troviamo anche quella di essere rilassante e antispastico (per esempio: abbinato a una cottura calda tende a rilassare e ad allentare uno spasmo gastrico). Il sapore dolce tonifica il Qi, il Sangue (Xue) e lo Yin, armonizzando l’organismo. Se al dolce abbiniamo una natura tiepida, l’effetto tonificante su Qi, Yang e Sangue sarà potenziato (questa combinazione è utile in inverno, quando c’è più esposizione al freddo). Inoltre, se al dolce abbiniamo una Natura fresca-fredda, si avrà più umidificazione e più nutrimento dello Yin, che andrà verso l’interno a purificare il Calore e a sciogliere le mucosità da esso prodotte, mentre troveremo maggior equilibrio nella nutrizione del Sangue se al dolce abbineremo la natura neutra, combinazione questa che lubrificherà meglio gli Intestini. Riguardo al rapporto del sapore dolce con la forma dell’organo, l’organo bersaglio è la Milza; il dolce a dosi moderate nutre la sua forma, in eccesso la “lede”.
Di seguito ecco alcuni alimenti di Sapore Dolce e Sapore Insipido:
Sapore dolce: avena, farro, grano, grano saraceno, mais, miglio, orzo, riso, quinoa, cece, fagiolo, lenticchia, pisello, soia, asparago, barbabietola, bietola, carota, cavolo, funghi, patata, zucca, zucchina, avocado, fagiolini, cocomero, melone, banana, cachi, dattero, fichi, giuggiola, uova, anice, miele, malto d’orzo, olio di mais, seme di girasole, seme di lino.
Sapore Insipido: fagiolo bianco, mais, miglio, orzo, pisello, zucca.
Lo Xing, invece, è l’aspetto materiale dell’alimento e riguarda forma, colore e consistenza. Da ricordare che, nel caso del dolce, è l’unico sapore che non ha effetto opposto al suo Movimento, la Terra, ma va nella stessa direzione. La Terra, nel centro, tra lo Yin e lo Yang, ha il movimento energetico della stabilità, della neutralità.
Il dolce rilassa, armonizza, nutre, tonifica, umidifica, seda e ha effetto antispastico.
In eccesso lede la Milza, Pancreas, Stomaco, tessuto connettivo, muscoli ed il loro trofismo, bocca, labbra.

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