MISTERBIANCO (CT) – Il grido d’aiuto delle donne iraniane, protagoniste di una protesta contro il regime, iniziata circa tre mesi fa, non ha lasciato insensibili i soci dei Rotary e Lions club dell’area etnea i quali, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Misterbianco, hanno organizzato l’incontro “Donne Iraniane in lotta per la libertà, in Memoria di Mahsa Amini”. Per l’occasione, sono stati invitati alcuni rappresentanti della Resistenza Iraniana presenti Italia, il dott. Nikzat Khosro, presidente dell’Associazione dei Medici e Farmacisti Democratici residenti in Italia e le attiviste Samirà Ardalani e Ghazal Afshar Kabeery che sono stati ospitati dai club service in Sicilia per raccontare la tragedia che il loro popolo sta vivendo a causa delle rivolte scoppiate in seguito all’uccisione brutale della ventiduenne curdo-iraniana Mahsa Amini alla quale è stato dedicato l’evento. Una giovanissima donna che ha perso la vita a causa delle percosse che le sono state inflitte dalla famigerata polizia morale in seguito ad un arresto dovuto ad una presunta violazione nell’indossare il velo.
L’evento, fortemente voluto ed ideato dal Presidente del Rotary Club Catania Ovest , il giornalista Alberto Lunetta che ha fatto anche da moderatore, si è svolto lo scorso 7 dicembre presso l’Anfiteatro Comunale “Nelson Mandela” di Misterbianco ed ha visto la partecipazione dei seguenti club service: Rotary Club Catania Est, Catania Ovest, Catania Sud, Catania duomo 150, Catania Bellini, Aci Castello, Misterbianco, Eclub distretto 2110, Acireale, Viagrande, San Gregorio-Tremestieri Etneo, Randazzo Valle dell’Alcantara, Catania Etna Centenario, Paternò- Alto Simeto; Lions Club: Catania Host, Catania Alcantara, Catania Bellini, Catania Faro Biscari, Catania Gioeni, Misterbianco, Porto Ulisse, Val Dirillo e Vallis Virdis. Hanno partecipato all’organizzazione anche l’Associazione anti-violenza “Ius Agatae”.
Dopo i saluti degli Assessori Marina Virgillitto, Dario Moscato e del Sindaco di Misterbianco Marco Corsaro e della rappresentante del Distretto Rotary 2110 Cristina Buffa e del Presidente del Lions Misterbianco Salvatore Saglimbene, è stato proiettato un video che racconta la brutalità del regime degli Ayatollah nel reprimere col pugno duro queste proteste che si stanno allargando in tutte le 31 province dell’Iran includendo quasi 300 tra città e piccoli centri urbani.
Le cifre della repressione del regime sono infatti impressionanti: in circa tre mesi ci sono state oltre 700 vittime tra i manifestanti tra i quali oltre 60 bambini tra i due ed i 17 anni e sono stati arrestati circa 30.000 prigionieri politici che sono detenuti nelle carceri dove stanno subendo indicibili torture. Una protesta che coinvolge tutte le classi sociali, i cittadini di tutte le età e che sta generando un grande movimento di solidarietà all’estero non solo da parte delle diaspore che l’Iran ha in tutto il mondo.
I tre relatori si sono fatti portavoce delle istanze delle donne iraniane, che sono in prima linea in queste manifestazioni al grido di “Vita donna e libertà”, le quali, insieme a tutto il loro popolo, propugnano il totale rovesciamento del regime teocratico che opprime il popolo iraniano da 43 anni. I manifestanti, hanno spiegato i relatori, propongono l’istaurazione di una repubblica laica e democratica basata sulla sovranità popolare e sul rispetto dei diritti basilari dell’uomo nella quale ci sia una distinzione tra religione e Stato. I relatori hanno anche chiesto ai presenti essere aiutati a sensibilizzare il governo italiano a sanzionare il regime teocratico dell’Iran ponendo fine alla politica di “accondiscendenza” che, pur condannando le repressioni e le violazioni dei diritti umani come le esecuzioni capitali, prevede in realtà la continuazione di relazioni commerciali con il regime degli Ayatollah. Un segnale di solidarietà concreta che dovrebbe prevedere la chiusura delle ambasciate e la designazione dei “Pasdaran” come organizzazione terroristica.
Nel corso dell’evento si è anche discusso della “misoginia istituzionalizzata” del regime iraniano che mortifica ed opprime le donne e della questione dell’imposizione del velo che gli Ayatollah, sancita da una legge del 1983, che viene usato come strumento di oppressione e controllo sociale delle stesse.
“Il Rotary Catania Ovest si era già occupato della condizione delle donne nell’Islam l’anno scorso organizzando un incontro presso la Moschea della Misericordia di Catania. Vista la drammatica attualità si è ritenuto creare un evento volto a sensibilizzare l’opinione pubblica alla causa delle donne iraniane che stanno lottando per la loro libertà e per quella di tutte le donne oppresse nel mondo”, ha spiegato il Presidente Lunetta.
L’incontro, che ha evocato grande emozione tra i presenti, si è concluso con l’impegno dei club service e del sindaco di Misterbianco ad esprimere in un documento congiunto solidarietà al popolo iraniano, vessato dal regime teocratico degli Ayatollah, allo scopo di sensibilizzare il governo italiano a mettere in atto ulteriori sanzioni nei confronti di un regime che sta reprimendo con violenza il diritto del popolo iraniani di rivendicare la propria libertà.

 

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