Perle di rubinoMonta la protesta dei sindaci contro la circolare del Ministro degli Interni; da Bologna a Milano, da Empoli a Roma è tutto un fiorire di dichiarazioni e di prese di posizione di primi cittadini contrari all’iniziativa del vice premier.
Ho sotto gli occhi la foto di Ignazio Marino in posa tra due uomini, una coppia sposata all’estero, che scrive sorridendo soddisfatto. Disobbedendo alla circolare di Alfano, ha appena iscritto nel registro delle unioni civili 16 coppie che avevano contratto matrimonio all’estero non potendolo fare in Italia.
Spiegando i motivi che lo hanno spinto a formulare la sua circolare il ministro sottolinea proprio questo, che l’attuale legge italiana cioè, non permette il matrimonio tra due persone dello stesso sesso.
E allora, siamo di fronte ad una presa di posizione coraggiosa, che pur di garantire un diritto arriva ad ignorare la legge e disubbidire alle circolari ministeriali, oppure è qualcosa d’altro?
Non entrando nel merito di una questione che è delicatissima, e che merita un serio approfondimento prima ed una decisione del Parlamento dopo, vale la pena chiedersi quanto sincero sia il “coraggio” di questi sindaci, anche perché  in altre questioni, altrettanto serie ma, probabilmente, di minor ritorno politico, non è che abbiano dimostrato un uguale decisionismo. È lecito chiedersi, e chieder loro, perché non hanno pensato di disobbedire alla legge ed ai regolamenti anche per garantire il diritto alla cura ed alla assistenza dei disabili, perché non hanno “forzato” la mano per consentire l’accesso agli asili comunali di tutti i bambini, anche di quelli provenienti dalle famiglie povere? E quanto coraggio hanno dimostrato nello snellimento del numero (e quindi nei costi) dei funzionari dei comuni che amministrano? Possono onestamente affermare che, contrariamente a quanto sostengono in molti, la loro iniziativa sia la difesa di un diritto e non una presa di posizione ideologica?
A vedere i sorrisi che Fazio e Gramellini hanno riservato ad Ignazio Marino nella totale assenza di contraddittorio (che è, del resto, la regola nella trasmissione di Fazio, con determinati ospiti) il dubbio resta forte.
Giuseppe Rubino

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