Intorno alle 05.30 di ieri mattina, al Presidio Ospedaliero di Caltagirone (CT)

si è presentata una donna di 29 anni, originaria di Como, con vistosi ematomi al volto e copiose perdite di sangue dal naso. La donna, visitata inizialmente al pronto soccorso, è risultata affetta da “trauma cranico e facciale con frattura del setto nasale e della

parete mediale del seno mascellare destro, con emoseno ed escoriazioni addominali nonché lesioni all’orecchio destro” (prognosi di 40 giorni s.c.) è stata quindi ricoverata nella Divisione di Otorinolaringoiatria. La vittima, in evidente stato di shock, sentita dal personale sanitario e dai militari dell’Arma del Nucleo Operativo della Compagnia

Carabinieri di Caltagirone, nel frattempo intervenuti, mostrandosi poco collaborativa, affermava solo di trovarsi in vacanza nel calatino ed ospite presso alcuni amici di cui non ricordava l’indirizzo di casa. Aggiungeva di essersi procurata le lesioni cadendo

rovinosamente a terra e di essere stata soccorsa in strada da uno sconosciuto che

l’aveva accompagnata in Ospedale. Gli investigatori, non credendo minimamente alle dichiarazioni della vittima, hanno immediatamente avviato le indagini che supportati da

FURNARI Alessandro, 26.2.1982riscontri incrociati, sulle persone frequentate dalla donna, facevano spiccare l’identità del 33enne, calatino, FURNARI Alessandro, incontrato dalla stessa nel marzo del

2015 a Saronno (VA), già gravato da precedenti per rissa aggravata, lesioni personali,

porto illegale di armi e altro, proprietario di un appartamento nel centro storico di

Caltagirone, dove gli investigatori lo rintracciavano. L’uomo, sollecitato dai carabinieri,

dichiarava di aver ospitato l’amica sin dal 28 dicembre scorso e che, la stessa, durante

la notte era andata da sola in ospedale dopo essersi procurata delle ferite al volto

rovinando accidentalmente sul pavimento di casa. La conseguente perquisizione

dell’appartamento evidenziava sul pavimento, sul muro della cucina nonché sul divano,

la presenza di diffuse macchie ematiche. I successivi rilievi sui residui ematici e

l’escussione di alcuni testimoni, compresa la vittima, evidenziavano chiare prove a

carico del FURNARI che, durante la notte, al culmine di una lite, legata al loro rapporto

sentimentale, cominciata in un locale pubblico e proseguita in casa, aveva

ripetutamente colpito la poveretta al volto con pugni e schiaffi scaraventandola in

seguito fuori dall’appartamento e lanciandole in strada tutti gli effetti personali. Di

concerto con il pubblico ministero di turno si è provveduto a porre FURNARI Alessandro

in stato di fermo quale indiziato di delitto per il reato di lesioni personali gravissime.

L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.

Di admin

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