Servizio di Monica Colaianni – Questa mattina i Sindacati si sono riuniti in assemblea al teatro Stabile di Catania, luogo-simbolo di cultura “disastrata” dai politici e di lavoro negato, per protestare contro un governo che sta distruggendo la cultura.  

Stabile 2“In questo giorno ricorre il quarantaseiesimo anniversario dall’adozione dello Statuto dei Lavoratori, – dice Salvo Mavica, Segretario Provinciale della Uil Scuola – occorre dare un segnale chiaro e forte, proprio a partire dal mondo della Scuola che è vitale per assicurare presente e dare futuro al nostro Paese. Così non va. Il Governo deve ascoltarci, confrontarsi seriamente con le parti sociali, rinunciare a politiche disastrose che si sono sinora tradotte solo in provvedimenti dannosi e deleteri per la Scuola”.

“Con la Buona Scuola di Renzi – continua il segretario- stiamo assistendo alla devastazione di quello che era il gioiello, il fiore all’occhiello dello Stato Italiano: la nostra scuola. La legge 107 è passata a colpi di maggioranza! Un provvedimento che non è stato voluto e bisogna cambiarlo con un metodo democratico con il confronto con chi di scuola ne capisce! Il Ministro dovrebbe ascoltare i reali bisogni del Popolo sovrano! Hanno detto che avrebbero eliminato graduatorie, supplentite, precariato, ma è tutto falso! Hanno detto che il concorso metterà a posto tutto e che l’organico potenziato aumenterà l’offerta della scuola anche questo è falso!”.

E del concorso cosa ne pensa?

“Un bando di concorso propagandistico, emanato senza confronto con il sindacato, diretto a chi da anni “serve” il paese: docenti abilitati, con alle spalle esperienza e titoli, sono chiamati a misurarsi con le prove di un concorso che, in continuità con la legge 107/2015, avrebbe dovuto, e non lo ha fatto, eliminare il precariato.

Si tratta di un concorso riservato a coloro che hanno servito il paese insegnando nelle scuole italiane con contratti di lavoro precario cui, ora, si propone un concorso per coprire il turnover dei prossimi tre anni; una proiezione che non può garantire a tutti che trovino posto e molti continueranno a lavorare con contratti precari o rimarranno senza lavoro”.

“È mancata la fase di raccordo tra la 107/2015 e il concorso – continua Mavica – si continua a non mettere al centro dell’attenzione le persone, ma la politica con le sue esigenze di protagonismo.

Si continua a negare ogni forma di confronto con il sindacato, continuando con questa strana forma di protagonismo su cui si vorrebbero regolare partite politiche illudendosi di dare risposte ai cittadini, in solitudine e senza confronti.

Eppure è solo con il confronto, più volte richiesto e sempre negato, che si potevano e si possono evitare situazioni di contenzioso, come con il confronto avremmo sostenuto le giuste ragioni di coloro che hanno diritto alla stabilizzazione e che resteranno fuori dal perimetro disegnato dal concorso, come gli idonei del concorso di scuola dell’infanzia, di tutti coloro che senza abilitazione, con tre anni di contratti reiterati, non hanno alcuna possibilità vedere quel diritto alla stabilizzazione decretato dalla Corte di Giustizia Europea.

Ci vogliono portare allo scontro perché rappresentiamo le esigenze delle persone, che comunque tuteleremo in ogni modo e in ogni sede, che sono le stesse persone che chiedono alla politica la soluzione dei loro problemi”.

“La UIL Scuola – conclude il Segretario – è determinata per modificare e cancellare tutte quelle norme della legge 107/15 che incidono negativamente sui diritti e sul buon funzionamento delle scuole, come quella assurda che prevede di non poter stipulare contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi. Abbiamo forte la cognizione e la consapevolezza del differente ruolo con la politica: continueremo a svolgere la nostra azione sindacale e su questo terreno che attendiamo l’amministrazione”.

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Di admin

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