Si avvicinano le scadenze per il rimborso degli obbligazionisti coinvolti nel default dell’Argentina del 2001.

L’accordo, firmato il 21 aprile scorso tra i rappresentanti italiani Task Force Argentina e la Repubblica Argentina, prevede il rimborso del 150% dell’investimento, pari a tutto il capitale. Il rimborso darà luogo alla restituzione delle obbligazioni alla Repubblica Argentina.

Aderendo all’accordo il risparmiatore autorizza quindi il trasferimento delle obbligazioni per il contestuale scambio con l’importo riconosciuto, accreditato sul conto corrente collegato ai titoli. Il rimborso avverrà nella valuta in cui è stato effettuato l’investimento: dollari Usa e in Euro. I fondi necessari sono già stati depositati presso un conto fiduciario vincolato presso la Bank of New York Mellon.

L’adesione all’accordo comporta la rinuncia agli atti dell’arbitrato internazionale e a qualsiasi pretesa e azione giudiziaria intentata nei confronti della Repubblica Argentina.

Non potranno in alcun caso partecipare al rimborso gli obbligazionisti che hanno accettato le ristrutturazioni proposte nel 2005 e nel 2010 dalla Repubblica Argentina, coloro che non hanno dato mandato alla TFA, coloro che non hanno più la titolarità delle obbligazioni. In caso di mancata adesione all’Accordo non sarà possibile per l’obbligazionista beneficiare delle condizioni previste, e verrà rimosso il vincolo di indisponibilità sulle obbligazioni: dunque le obbligazioni saranno liberate da vincoli.

I tempi previsti per completare i rimborsi sono molto brevi: se non è arrivata dalle banche la documentazione necessaria entro il 16 maggio, gli obbligazionisti dovranno recarsi entro il 10 giugno p.v. per la firma della documentazione inviata.

Dal 10 giugno p.v. saranno avviati i controlli sugli obbligazionisti aventi diritto al rimborso sia da parte della TFA sia della banca depositaria statunitense, che hanno l’elenco completo di chi ha diritto di rimborso, avendo aderito all’iniziativa dell’arbitraggio internazionale della TFA.

Il 30 giugno saranno avviati i rimborsi agli obbligazionisti attraverso la consegna dei titoli e il riconoscimento del controvalore del 150%.

In caso di errori, ritardi o altre situazioni particolari sono stati previsti altri 4 periodi di rimborso che si concluderanno improrogabilmente il 16 luglio p.v.

Dal 17 luglio p.v. non sarà più possibile alcun rimborso ed eventuali residui di capitale depositato presso la banca americana saranno restituiti alla Repubblica Argentina.

Adiconsum ha chiesto alla TFA se fosse possibile ampliare i tempi, ricorda il presidente regionale Vincenzo Romeo, e la richiesta purtroppo non è stata accolta; ha chiesto inoltre, che le banche, anche per la brevità dei tempi, si attivassero con ogni tipologia d’informazione possibile (telefono, sms, comunicazione sui giornali, informazione sul conto on line dei risparmiatori interessati, ecc.); che fossero prese in considerazione situazioni particolari (malati, trasferiti, eredi, ecc.) ed è stato assicurato che la TFA ha già interessato le banche per dare la massima assistenza ai risparmiatori.

Di admin

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