Il nuovo simbolo della centralissima piazza Iolanda è la melma all’interno della fontana centrale. Un problema che già in passato si è verificato. Interventi occasionali di pulizia che rendono l’area una pattumiera a cielo aperto aggravata anche dalla presenza continua di tanti extracomunitari che utilizzano la fontana e le aiuole come bagno.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAUn problema sollevato più volte dai residenti e dai commercianti della zona stufi di tutto questo degrado. Il vice presidente della municipalità di “Ognina-Picanello- Barriera –Canalicchio” Alessandro Campisi dichiara che “ la situazione è ormai sfuggita di mano agli organi comunali che hanno il compito di pulire e curare la piazza. Quello che si vede nella fontana centrale è un pessimo biglietto da visita per la città nei pressi di quella via Umberto a forte vocazione commerciale. Molti imprenditori si dicono disposti ad adottare la struttura garantendone una pulizia e una manutenzione costante. Una forma di sponsorizzazione che il comune, attraverso l’assessore all’Ambiente, deve adottare non solo in piazza Iolanda ma in molte altre piazze della II municipalità che versano in condizioni penose”. Intanto, soprattutto la sera, piazza Iolanda diventa un bivacco per senza tetto che dietro un cespuglio o su una panchina costruiscono il proprio giaciglio per la notte.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl mattino seguente l’area è ancora più sporca del giorno prima. Una condizione a cui contribuiscono pure i proprietari dei cani che non raccolgono i bisognini del proprio animale. Adriana Patella consigliera della municipalità di “Ognina-Picanello- Barriera –Canalicchio” dichiara che “ la questione sociale in piazza Iolanda si deve affrontare con tutte le associazioni che possono dare conforto a questi poveri disperati che vivono in situazioni difficilissime.

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Da parte nostra resta la proposta di dotare i principali luoghi di aggregazione del nostro territorio di un sistema di video sorveglianza perchè senza vigilanza continua il degrado in piazza Iolanda e in molte altre zone del quartiere non si fermeranno mai. Le telecamere sarebbero un buon punto di partenza ma per garantire un territorio più sicuro e vivibile è fondamentale la collaborazione dei cittadini per evitare il ripetersi di altri atti teppistici”.

Di admin

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